Atletica

Paola Padovan, l’incarnazione della Coppa Europa! Rivelazione assoluta da anello debole, che giavellotto

Stefano Villa

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Padovan / Colombo/FIDAL

L’incarnazione dello spirito della cara, vecchia, mitica, romantica Coppa Europa. L’essenza della prestigiosa competizione che ha fatto breccia nei cuore degli appassionati di atletica dagli anni ’70 si è palesato in Paola Padovan: avrebbe dovuto essere uno degli anelli deboli dell’Italia nella giornata conclusiva degli Europei a squadre e invece si è trasformata nella principesca eroina della domenica tricolore a Madrid.

Il tiro del giavellotto femminile faceva paura nella rincorsa verso la difesa del trofeo conquistato due anni fa, si temeva di perdere tantissimo terreno nei confronti della Germania e di subire un pesante rientro da parte dai tedeschi, invece l’epilogo è stato sorprendente: la 29enne si è superata e ha chiuso con un splendido quinto posto (12 punti), mentre la teutonica Julia Ulbricht non è andata oltre l’undicesima piazza (6 punti) e così gli azzurri hanno chiuso questa prova con un saldo positivo di +6.

La veneta si era spinta a 59.25 metri lo scorso 13 aprile a Treviso, andando due metri oltre il proprio personale vecchio di addirittura sette anni e diventando la quarta italiana di sempre. Oggi ha spedito l’attrezzo a 57.91 metri in occasione del quarto tentativo, apice di una serie incominciata con 55.83 e proseguita con 53.32 e 53.74, poi la conclusione con 53.66. Come da pronostico la gara è stata vinta dalla greca Elina Tzengko (62.23 per la stella della Diamond League) davanti a una big come la polacca Maria Andrejczyk (60.42) e alla lituana Liveta Jasiunaite (58.88).

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