Nuoto
Nuoto, Thomas Ceccon coraggioso e vincente nei 200 dorso al Settecolli. D’Ambrosio super, Paltrinieri si arrende a Wellbrock
Ultima giornata di gare e finali al Trofeo Settecolli di Roma. La piscina più bella del mondo è stata teatro di tante gare di un certo spessore. Il via alle danze è stato dato da Sara Curtis. La piemontese, classe 2006, ha completato la propria doppietta e, dopo la vittoria dei 100 sl, è arrivata l’affermazione nei 50 sl con un ottimo 24.74, considerando una Maturità messa alle spalle da poco e un carico di lavoro per la preparazione notevole. Alle sue spalle un’ottima Silvia Di Pietro che, a 32 anni, ha abbattuto il muro dei 25″ non andando troppo lontana dal proprio personale di 24.72. A completare il podio l’ungherese Petra Sananszky (25.02), campionessa d’Europa in carica.
Nei 200 dorso uomini Thomas Ceccon andava in cerca di sensazioni nei 200 dorso, che da quest’anno anche nell’esperienza australiana ha allenato con una certa intensità. Ebbene, l’azzurro si è imposto col crono di 1:56.55, effettuando passaggi quasi da record del mondo a metà gara (55.41), per testarsi in vista di quel che sarà. A 0.17 il bronzo olimpico, Roman Mtyukov, in grande rimonta nell’ultima vasca. Terzo un buon Christian Bacico (1:58.51). Nei 200 dorso donne Francesca Furfaro è stata la migliore in 2:11.74, mentre lo svizzero Noè Ponti ha suonato la campana con un’altra prestazione sontuosa da 22.74 nei 50 delfino.
200 farfalla donne in cui l’argento mondiale Helena Rosendahl Bach si è imposta in 2:07.68 davanti all’irlandese Ellen Walshe (2:09.59) e a Paola Borrelli (2:09.72), mentre 200 rana uomini il giapponese Yu Hanaguruma ha dato un seguito alla tradizione nipponica di questa distanza (2:09.06), ma alle sue spalle ottime notizie per il Bel Paese. Il classe 2005, Christian Mantegazza, ha tolto 1″ al proprio personale e il 2:09.39 promette bene per un atleta giovane e con margini di miglioramento. Non altrettanto di “primissimo pelo”, ma sempre con grande determinazione in acqua Nicolò Martinenghi, riammesso dopo la squalifica delle batterie di oggi per nuotata irregolare, ha prolungato la distanza solita e il terzo posto in 2:10.00 è valso un personal best di qualità. Nella stessa specialità al femminile la britannica Angharad Evans si è imposta in 2:23.03, con Francesca Fangio terza in 2:25.18.
Nei 200 stile libero maschili Carlos D’Ambrosio, dopo aver conquistato i 100 con il record italiano juniores, ha fatto suoi anche le quattro vasche, abbattendo per la prima volta il muro dell’1:46 (1:45.99). Per un atleta, nato nel 2007, è un riscontro ragguardevole, anche per la personalità che c’è stata nel mettersi dietro i due britannici James Guy (1:46.49) e Jack McMillian (1:46.75). Polverizzato il primato personale di 1:46.32 e ottime indicazioni in vista dei Mondiali.
400 stile libero femminili dominati dalla tedesca Isabel Gose (4:07.59) e nei 200 misti Massimiliano Matteazzi ha sbriciolato il suo personale e in 1:58.77 ha prevalso davanti al primatista italiano, Alberto Razzetti (1:59.12), e all’ungherese Gabor Zombori (1:59.40). Nello stesso alternarsi degli stili al femminili doppietta britannica con Abbie Wood (2:10.72) e Katie Shanahan (2:11.33), con Anita Gastaldi e Sara Franceschi quarta e quinta in 2:11.98 e 2:12.14.
In chiusura, duello ‘antico’ tra il teutonico Florian Wellbrock e Greogorio Paltrinieri, tornato a nuotare i 1500 stile libero, e successo del tedesco in 14:53.59, grazie a una grande chiusura, ma combattivo un Greg da 14:58.22, dedito con convinzione alle acque libere.