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Michela Moioli: “Vorrei diventare mamma dopo Milano Cortina 2026, ma non è detto che mi ritiri”

Edoardo Diamantini

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Moioli / IPA Agency

Michela Moioli si è laureata Campionessa del Mondo di snowboardcross nel cuore dell’ultima stagione e ha così completato il proprio palmares trionfale dopo aver già conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi e la Coppa del Mondo. La fuoriclasse bergamasca ha sfatato il grande tabù del titolo iridato dopo essersi messa al collo un argento e tre bronzi nella gara individuale, regalandosi la perla più ambita nell’annata agonistica che precede le Olimpiadi di Milano Cortina 2026. La 29enne si è raccontata ai microfoni di OA Sport.

La vittoria dell’oro ai Mondiali ha chiuso un cerchio. Come ci si sente dopo aver vinto tutto?
“Mi sento di aver chiuso un lungo capitolo della mia vita e sento di poter ora pensare serenamente a continuare questa carriera con più leggerezza. Impegnandomi sempre molto, ma con l’obiettivo di godermela ogni giorno e provare a vincere ancora qualcosa. Solo per me stessa e per il piacere di farlo”. 

Possiamo dire che avevi pianificato la stagione per raggiungere il top della forma proprio per i Mondiali?
L’obiettivo era sicuramente il Mondiale, ma negli anni ho imparato a non puntare tutto su un obiettivo solo, quindi anche la Coppa del Mondo era importante. Purtroppo però ho avuto diverse problematiche di salute che hanno compromesso tante gare. Mi restava il Mondiale e fortunatamente in quei giorni ho ritrovato una serenità e consapevolezza mai avuta nelle gare precedenti“. 

Ad inizio stagione ci sono stati dei problemi in fase di partenza: è qualcosa che puoi migliorare in vista della stagione olimpica?
“La partenza è sempre stata il mio tallone d’Achille, soprattutto nelle partenze piatte con poca velocità. È tanti anni che mi alleno e miglioro, proverò a fare ancora di più”. 

Cosa sai della pista di Livigno che ospiterà le Olimpiadi?
“Purtroppo per ora abbiamo solo potuto provare la linea di partenza perché i lavori sono ancora in corso. Speriamo di poterla provare integralmente il prima possibile”. 

Per anni hai retto quasi da sola la baracca, adesso stanno arrivando altre ragazzine interessanti. Che idea ti sei fatta di loro? Ti chiedono consigli?
“Mi auguro che ci siano tanti ragazzi e ragazze che prenderanno presto il mio posto. Cerco di trasmettere loro tutto ciò che ho imparato, nel bene e nel male. Sono stata la prima a battere questa strada e per loro è sia una fortuna che una sfortuna. Si ritrovano già tante cose che faciliteranno la loro ascesa, ma dovranno essere anche bravi a fare la loro storia”. 

Quelle di Milano Cortina 2026 saranno le tue ultime Olimpiadi o lasci una porta aperta per il 2030?
“Mai dire mai! Dopo Milano Cortina mi piacerebbe anche fare qualcos’altro. Sogno di diventare mamma e non vorrei farlo troppo tardi, ma mai dire mai… “.

Ti preoccupa il rendimento della squadra maschile in vista della gara a coppie olimpica?
“Sono certa che i miei compagni sapranno fare il loro al momento giusto. Nella gara a team fondamentalmente all’uomo viene chiesto di arrivare in fondo e il più vicino possibile agli altri. È la donna che effettivamente ha il compito più impegnativo”. 

Nel 2026 potrebbero tornare anche Samkova e Jacobellis: possono ancora mutare le gerarchie?
“Sicuramente saranno in forma e saranno un osso duro. Tra giovani e meno giovani, ci sarà una bella sfida da fronteggiare un passo alla volta”. 

Com’è cambiata Michela Moioli rispetto ai suoi esordi da ragazzina?
“Sono cresciuta tanto. Ho imparato a mie spese a conoscermi e conoscere il mio corpo. Chiedere a me stessa il giusto senza esagerare, perché se ne pagano le conseguenze. La salute fisica e mentale viene sempre al primo posto e spesso ce ne dimentichiamo perché pensiamo solo ai risultati”. 

Come ti immagini nel tuo futuro da ex atleta?
“Spero di rimanere nel mio sport e insegnare ai giovani la passione per lo snowboard e la montagna. Spero anche di avere una famiglia e dei figli a cui insegnare lo snowboard o qualsiasi altro sport vorranno”. 

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