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Jasmine Paolini si fa sentire! Battuta Leylah Fernandez a Bad Homburg dopo una battaglia

Federico Rossini

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Paolini / LaPresse

Dopo due ore e 32 minuti di durissima lotta, Jasmine Paolini viene a capo della canadese Leylah Fernandez nel secondo turno del WTA 500 di Bad Homburg. La toscana riesce a portare a casa un 7-6(8) 7-6(6) che vale parecchio, e che la porta verso una tra l’ucraina Elina Svitolina e la brasiliana Beatriz Haddad Maia ai quarti (la sudamericana, in particolare, ha giocato oggi il suo primo turno, perciò prima di giovedì non rivedremo la numero 1 italiana in campo).

Pronti via, e il game d’apertura dura già oltre dieci minuti con vari sprazzi di bel tennis. Fernandez riesce ad annullare tre palle break e a tenersi il turno di battuta, ma sull’1-1 deve di nuovo salvarsi a causa di un rovescio largo, e lo fa con uno slice in formato ace. Seguono altre due opportunità, e stavolta la terza è quella buona: 2-1. Sforzo però vano: subito arriva il controbreak a 15. Jasmine, però, non ci sta e si riprende subito il vantaggio, che viene prima tenuto e poi cancellato dalla canadese a zero. Sul 4-4 15-15 il caos: rovescio sulla riga di Fernandez proprio mentre Jasmine colpisce, arriva la chiamata del falco, ma viene dato il punto a Fernandez. Paolini si arrabbia come forse mai la si è vista, chiama anche la supervisor, ma a nulla questo serve. Si va ancora avanti punto a punto, ma, sul 6-5, è la canadese ad avere un set point in risposta, cancellato da un punto clamoroso da parte di Jasmine che lo chiude con una specie di passante-lob dopo che a sua volta Fernandez aveva scavalcato l’azzurra col pallonetto.

Si va al tie-break, e lotta (con colpi di prim’ordine) ce n’è fino al 2-2 poi un rovescio finito in rete della nordamericana regala alla già finalista di Wimbledon il minibreak. ma sul 5-4 è proprio lei a venir tradita da un cattivo rimbalzo prima di colpire di rovescio: 5-5. C’è il set point, annullato da Fernandez con una gran prima esterna. Quasi stesso discorso per Jasmine sul 6-7, ma dal 7-7 le due si scambiano approccio a rete sbagliato e rovescio che neanche esce dalla racchetta. Di nuovo di rovescio la canadese mette in rete, e sul 9-8 arriva un punto bestiale, ruvido, pieno di potenza, in cui alla fine Paolini riesce a giocare di fino, tra palla corta, pallonetto e smash, per piegare la resistenza dell’avversaria dopo un’ora e 20 minuti.

Il secondo parziale, seppur con game meno lunghi dei primi del primo, non si distingue per scarsità di lotta. C’è subito uno scambio di break, dovuto più che altro al fatto che sia l’una che l’altra inevitabilmente risentono di un parziale tanto lungo, ma alla lunga appare Paolini quella uscita meglio dalla situazione anche perché riesce a trovare più soluzioni rispetto alla sua avversaria, soprattutto verso la rete. Di rovescio Jasmine riesce a procurarsi anche il break del 3-1, solo che in questo caso la sua avversaria recupera subito a zero, trovando nel dritto un’arma con cui fa quel che vuole. Di nuovo l’azzurra approfitta di qualche gratuito della canadese (pur mettendosi, chiaramente, all’opera con vigore) e sale 4-2 e poi 5-2. Ed è proprio nell’ottavo game che potrebbe chiudere, visto che si guadagna un match point via doppio fallo di Fernandez, la quale però piazza un ace e si salva per poi chiudere il game ai vantaggi. Qualche errore di Jasmine, un livello che dall’altra parte resta elevato, ed ecco che arrivano il servizio perso a 15 e, di seguito, il 5-5. Sul 6-5, però, gran game di Jasmine che arriva a tre match point ulteriori con una palla che rimbalza anche non benissimo vicino alla rete (tant’è che l’azzurra si scusa). Neanche questi passano (e sul terzo la risposta di rovescio sulla seconda poteva andar meglio), e si gioca un secondo tie-break.

Subito parte bene Jasmine, con il minibreak che la porta sul 2-0 e poi 3-1, che però diventa 3-5 a favore di Fernandez, che riesce a colpire parecchio bene con entrambi i fondamentali da fondo. Ed è un fatto che a Paolini riesce a dar fastidio. Una gran prima della canadese vale i due set point, che però sul primo sbaglia di dritto e sul secondo manda lunga la risposta su una seconda carica. Al cambio di campo l’azzurra serve all’incrocio delle righe: quinto match point, stavolta buono perché Fernandez manda il dritto in rete.

34-32 contro 21-23 il conto vincenti-errori gratuiti, sostanzialmente a favore di Jasmine. Il tutto nonostante i 103 punti pari, con l’italiana che ha servito leggermente meglio in termini di punti vinti con prima (60%-58%) e seconda (52%-46%). Nettamente maggiori i punti giocati sul servizio di Fernandez, che sono stati 125 contro gli 81 di Paolini, a testimonianza anche del tipo di lotta che c’è stata.

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