Atletica

Incerottata, inventata e mai doma: la 4×100 improvvisata commuove agli Europei a squadre, punti solidissimi

Stefano Villa

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Filippo Tortu 4x100 / Grana/FIDAL

Incerottati più che mai, colpiti da problemi fisici, sfortunati, iellati, ma mai domi. Marcell Jacobs aveva dato forfait dopo l’opaca uscita di Turku, Lorenzo Patta si è infortunato ieri sui 100 metri, Matteo Melluzzo si è operato pochi giorni fa, Roberto Rigali non era in condizione e Chituru Ali è lontano da certi standard. Una staffetta totalmente inventata ma caparbia ha saputo strappare un preziosissimo quarto posto nella 4×100 agli Europei a squadre, chiudendo con il tempo di 38.46 alle spalle di Paesi Bassi (37.87, record nazionale e dei campionato), Germania (38.27) e Gran Bretagna (38.33), ma davanti a Spagna (38.57) e Polonia (39.29).

Il DT Antonio La Torre e il responsabile della velocità Filippo Di Mulo si sono dovuti illuminare in un puzzle impensabile, ma che si è rivelato efficace sulla pista verde di Madrid e che ha permesso di portare a casa 13 punti pesantissimi lungo il cammino per la difesa della ex Coppa Europa alzata al cielo due anni fa. Filippo Randazzo, finalista nel salto in lungo alle Olimpiadi di Tokyo 2020, ha aperto bene la prova e ha passato il bastoncino a Filippo Tortu. Il velocista lombardo, eccezionalmente spostato dall’abituale ultima frazione, si è prodigato in un buon rettilineo lungo e ha lanciato Fausto Desalu, già promettente sul mezzo giro di pista in avvio di stagione.

Da Campione Olimpico a Campione Olimpico in un cambio poco allenato, ma che si è rivelato efficace, migliore rispetto al primo passaggio risultato un po’ pasticciato ma comunque valido. Il 31enne ha pennellato una buona curva e poi è stato lucidissimo nel passaggio di testimone a Lorenzo Simonelli, rallentando per agevolare il Campione d’Europa dei 110 ostacoli, che un paio di ore prima era stato secondo nella sua gara individuale: il laziale, che aveva già corso in batteria lo scorso anno agli Europei (poi rivelatisi trionfali), ha corso un buon finale. L’obiettivo era arrivare al traguardo con il testimone in mano evitando un clamoroso zero, il risultato va accolto con grande favore in ottica Coppa Europa.

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