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Golf: Couvra in testa dopo tre giri all’Open d’Italia. Laporta e Vecchi Fossa sperano nel Royal Portrush

Federico Rossini

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Laporta / Federazione Italiana Golf

Si è andata a chiudere pochi minuti fa, all’Argentario Golf Club, la terza giornata dell’Open d’Italia 2025. In terra toscana la testa va a prendersela il francese Martin Couvra, che ancora una volta gestisce saggiamente il percorso del Monte Argentario e va a conquistare la vetta con lo score di -11 nel complesso e di -3 nel moving day. Potrebbe essere lui (o non solo) il nono transalpino a vincere l’Open tricolore dopo Auguste Boyer (4 volte tra il 1926 e il 1931), René Gollas (1929), Marcel Dallemagne (1937), Gregory Havret (2001) e Julien Quesne (2011).

Ancora Francia, anche se per metà, in seconda posizione, dal momento che a -10 il francese Adrien Saddier si vede affiancato dallo spagnolo Eugenio Chacarra, uno dei grandi protagonisti della stagione sul DP World Tour. E attenzione al discorso legato alla piazza d’onore, perché i primi due posti portano direttamente all’Open Championship che si giocherà al Royal Portrush nella terza settimana di luglio.

Quarto il leader di ieri, l’altro iberico Angel Ayora, il ventenne di Malaga che ha rifiutato due milioni di dollari per passare con la LIV Golf. Con lui a -9 il norvegese Andreas Halvorsen. Dietro di loro l’inglese Alex Fitzpatrick, lo scozzese Calum Hill e il francese Clément Sordet, tutti a -8. Da rilevare la performance di Sordet, autore di un -8 anche di giornata (con tanto di eagle alla buca 2: dei 5 che si sono visti oggi, 4 sono arrivati lì).

Nona posizione per Francesco Laporta, che con il suo -1 odierno e il -7 generale si mantiene con delle speranze sia di bel risultato che, anche, di Open Championship qualora forma e buona sorte dovessero aiutarlo. Bene anche il resto degli italiani, a partire da Jacopo Vecchi Fossa: il toscano è 11° a -6 (anche per lui -1 oggi).

In top 20 anche Andrea Pavan, con un -2 odierno che sa di -4 generale proprio con il 20° posto. 28° con rimpianti Andrea Romano, che avrebbe potuto chiudere 11° senza un triplo bogey alla 18 che lo fa scendere in questo piazzamento passando da -2 a +1 odierno e a -3 totale. Che, poi, è lo stesso score di Lorenzo Scalise (-1 per lui in questo sabato).

44° posto, invece, per Edoardo Molinari, che incappa in una giornata non positiva con il suo +3 odierno e il -1 complessivo. Assieme a lui Stefano Mazzoli, autore però quest’oggi di un -2. A chiudere il discorso italiani, tra quelli che hanno passato il taglio, +4 giornaliero e +2 totale di Enrico Di Nitto (69°, -41 posizioni) e +5 e +5 di Luca Memeo, ora 79°. Una cosa è piuttosto sicura: stavolta difficilmente assisteremo a una delle proverbiali rimonte del norvegese Kristoffer Reitan, 69° assieme a Di Nitto a +2. Vero è che il golf ha abituato a tutto, e che lui è abituato a quarti giri monstre, ma anche nel caso stavolta la vittoria o una top ten gli risulterebbero al limite dell’impossibile.

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