Tennis
Elisabetta Cocciaretto saluta Eastbourne dopo tre ore di lotta con Rakhimova
Dopo una breve sospensione per pioggia e due ore e 56 minuti di grandissima lotta è Elisabetta Cocciaretto a dover cedere al primo turno del WTA 250 di Eastbourne. Partita dalle qualificazioni, la marchigiana perde per 6-4 4-6 6-3 contro la russa Kamilla Rakhimova in un match condizionato dal vento che non aiuta in nessun modo l’una o l’altra giocatrice.
La prima fase del match dura pochi minuti, perché sull’1-1 40 pari, e dopo due palle break consecutive mancate da Cocciaretto, ci si deve fermare per qualche minuto a causa della pioggia. Ripartenza, break e momento favorevole alla marchigiana, che ne accumula anche un secondo per salire sul 4-1. I game sono, però, sempre molto lottati, e questo alla fine va contro l’azzurra, che ne perde cinque consecutivi e, con essi, anche il set. Di rimpianti ce ne sono, perché in mezzo a tutto questo ci sarebbe anche la palla per andare sul 5-4 e servire per il parziale, ma alla fine il 4-6 è di Rakhimova.
Riparte comunque bene Cocciaretto, che ai vantaggi va subito a mettere assieme il break nel primo game del secondo set, salvo poi essere ripresa a zero sul 2-1 e rischiare parecchio sul 2-3, dovendo cancellare due chance di allungo da parte della russa prima di agganciarla sul 3-3. Fioccano altre palle break, ed alla seconda, nel proverbiale settimo gioco, arriva il 4-3 per l’italiana, che stavolta riesce a mantenere il suo vantaggio (pur rischiando parecchio nell’ottavo gioco) e a portare a casa un 6-4 dalla sua parte fondamentale, prima di una seconda sosta al bagno voluta da Rakhimova (era stata la marchigiana ad andare nei luoghi privati a fine primo set).
Alla ripartenza c’è ben poco che cambia: game lottati, tantissimo vento difficile da gestire e una partita che, per forza di cose, si fa non solo lottata, ma anche facile a situazioni non proprio di semplice lettura. I primi quattro game sono semplicemente infiniti: da una parte ci sono cinque palle break, quelle che però l’azzurra non riesce a trasformare, dall’altra complessivamente quattro, ed è la terza nel secondo gioco che porta a Rakhimova il vantaggio che poi diventa di 3-0. Con il vento che continua a raccontarsi alle giocatrici, è Cocciaretto a tenere meglio la battuta dall’1-4 in poi, ma questo non rappresenta un elemento fondamentale. Potrebbero esserle, invece, le due palle del 4-5 che l’azzurra ha in mano nel game finale, ma Rakhimova regge bene e chiude i conti.
Alla fine dei conti per le due contano davvero i dettagli, ma va detto che qualcosa in più Rakhimova l’ha dalla seconda (24/49 contro 14/34). Per Cocciaretto ora Wimbledon, che un anno fa dovette saltare non per propria volontà (e da lì iniziò la crisi di risultati). Da qui in avanti può solo salire in classifica, e per lei questo sarà davvero molto importante.