Atletica
Atletica, Antonio La Torre: “L’Italia non è favorita, le assenze pesano. Serve gioco collettivo”
L’Italia sarà chiamata a difendere il titolo conquistato due anni fa a Chorzow, ma la missione sarà complicata agli Europei a squadre che si disputeranno a Madrid dal 26 al 29 giugno. La nostra Nazionale si presenterà un po’ incerottata nella capitale spagnola e dovrà davvero superarsi per battere ancora una volta l’intera concorrenza e alzare al cielo la ex Coppa Europa per la seconda volta nella storia. La complessità della missione è stata sottolineata da Antonio La Torre attraverso i canali federali.
Il DT ha commentato la scelta di Lorenzo Patta sui 100 metri e si è soffermato anche sulla decisione di schierare Anna Polinari sui 400 metri, rivedendo un po’ le carte in ottica staffetta mista: “Lorenzo ha confermato la propria consistenza allo Sprint Festival di venerdì scorso allo stadio dei Marmi. Tutti lo hanno sempre considerato lo staffettista perfetto ma è anche un atleta che sa correre veloce nella gara individuale. Possiamo giocarci al meglio le potenzialità e la grande crescita delle quattrocentiste azzurre schierando Anna nei 400 e puntando su Virginia Troiani e Alice Mangione per la 4×400 mista della serata conclusiva”.
Il Direttore Tecnico ha rivolto l’invito agli azzurri “a battersi fino all’ultimo punto“. L’analisi del Professore è molto chiara: “Non siamo i favoriti come due anni fa, quando abbiamo vinto la Coppa per la prima volta nella storia, ma siamo una squadra forte e rispettata dalle altre Nazioni. A essere onesti, soprattutto in ambito femminile soffriamo una distanza con la Germania. Alcune assenze pesano, le difficoltà dell’ultimo periodo impongono la necessità di tirar fuori qualcosa in più: in questo grande gioco collettivo ognuno deve fare la propria parte. Ai top chiedo di essere top fino in fondo, di ‘caricarsi’ la squadra con il sorriso e di dare l’impulso a quelle che ormai non possiamo più chiamare ‘seconde schiere’. Come sempre contiamo anche sulla carica di positività e agonismo che ci dà il presidente Mei”.