Ciclismo
Patrick Lefevere schietto: “Ciclismo italiano da piangere. UAE? Se non sono stupidi, vinceranno Ayuso o Del Toro”
Il Giro d’Italia 2025 prosegue sul filo dell’equilibrio, con i primi 13 della generale racchiusi in meno di tre minuti dopo dodici tappe. Patrick Lefevere, ufficialmente in pensione dopo 22 anni da CEO della Soudal, sta seguendo sul campo la Corsa Rosa per alcuni giorni restando vicino ai corridori della squadra belga e ha fatto stamattina un punto della situazione ai nastri di partenza della tredicesima frazione da Rovigo a Vicenza.
“È bello vedere i corridori giovani andare forte e guidare la classifica generale. Adesso diventa interessante per il pubblico capire chi potrà vincere la battaglia per la maglia rosa tra i giovani ed i vecchi lupi che hanno più esperienza. Sin qui comunque è stato un bel Giro d’Italia“, il commento di Lefevere in un’intervista concessa a Tina Ruggieri di InBici.
Sul dualismo Del Toro-Ayuso in casa UAE: “La vedo come l’ho sempre vista con la mia squadra dell’epoca nelle classiche. Avevamo Franco Ballerini e altri che potevano vincere. Sono sempre stato convinto del fatto che avremmo vinto di più correndo insieme e di squadra. Se loro corrono uno contro l’altro, non va bene. Io penso che in UAE non siano stupidi ed uno tra Del Toro e Ayuso vincerà il Giro. Carapaz ha vinto già una tappa e non si piega mai, ma Del Toro è davvero forte“.
Sull’attuale stato di salute del ciclismo azzurro: “Io vengo dal 1992 in Italia e quando vedo che adesso non è possibile neanche fare una squadra World Tour, è sicuramente un peccato. Meno male che c’è Reverberi che fa sempre la sua squadra e poi c’è la Polti con Ivan Basso. Per il resto c’è da piangere“.