Ciclismo

Pagelle Giro d’Italia 2025: Del Toro reagisce, ma c’è un tarlo; Carapaz sbaglia tattica, Caruso in crescendo

Federico Militello

Pubblicato

il

Del Toro / Lapresse

PAGELLE GIRO D’ITALIA 2025

Diciassettesima tappa, mercoledì 28 maggio 

Isaac Del Toro, 8: ha vinto la tappa, dunque il voto non può che essere alto. Ha dimostrato una capacità di reazione da fuoriclasse puro. Il finale era adatto alle sue caratteristiche di corridore esplosivo. Tuttavia sul Mortirolo aveva fatto tantissima fatica, staccandosi sia da Carapaz sia da Yates. Solo grazie al contributo dei compagni di squadra è riuscito a salvarsi ed a ricucire il gap. Insomma, oggi ha dimostrato di potersi ancora giocare questo Giro d’Italia, ma i dubbi sulla tenuta nelle grandi salite restano. E venerdì e sabato ce ne saranno a volontà.

Richard Carapaz, 7: la sua rasoiata in salita è incontenibile per la concorrenza di questa Corsa Rosa. Quando decide di partire, se ne va. Oggi però tatticamente non ha fatto la scelta giusta. Sul Mortirolo ha messo nuovamente al gancio Del Toro, ma mancavano ancora quasi 50 km al traguardo. Un tentativo vanificato dalla UAE Emirates e tante energie spese a vuoto.

Simon Yates, 6,5: non ruba l’occhio, ma è sempre lì. Non ha il cambio di passo in salita, sta puntando tutto sulla regolarità. A quasi 33 anni è un corridore diverso, molto meno esplosivo di un tempo.

Romain Bardet, 7: è stato bello vederlo giocarsi sino in fondo il successo di tappa. Il veterano francese, che si ritirerà tra qualche settimana dopo il Giro del Delfinato, avrà anche vinto poco in carriera, ma ha spesso dato spettacolo, soprattutto in discesa.

Giulio Pellizzari, 7: altra tappa corsa da protagonista. E’ stato il primo ad incendiare la corsa sul Mortirolo. Nel finale è parso meno brillante di ieri, ma ci sta: ricordiamoci di quanto ha speso per due settimane, ogni giorno, nel gregariato pro Roglic. In due giorni ha guadagnato la bellezza di 11 posizioni: adesso è 7°. E potrebbe non essere finita qui…

Derek Gee, 6,5: il canadese è sempre sul pezzo, solido, non regala nulla. Sul Colle delle Finestre sarà una lotta di logoramento. E potrebbe anche stupire…

Damiano Caruso, 7,5: vive una giornata decisamente più brillante rispetto a ieri. Ma non stupisce: più passano i giorni e più il siciliano migliora. Il distacco dal podio è importante, superiore ai 2 minuti. Ma un pensierino potrebbe anche farlo.

Egan Bernal, 5,5: continua a perdere puntualmente tutti i giorni. Un Giro d’Italia costantemente sulla difensiva.

Michael Storer, 5: passaggio a vuoto pesante per l’australiano, che paga le fatiche di ieri e arretra in decima posizione.

Antonio Tiberi, 4: le avvisaglie si erano già avvertire ieri, oggi purtroppo è arrivato il temuto crollo. Nonostante la tenacia con cui si era difeso nei giorni scorsi, la caduta di sabato scorso ha lasciato scorie troppo grandi, che di fatto hanno compromesso il suo Giro d’Italia. Non ha ancora compiuto 24 anni, avrà altre occasioni. La sensazione però è che debba compiere un deciso salto di qualità un po’ in tutti i fondamentali, ed in particolare sia a cronometro (dove è bravo, ma non bravissimo) sia in salita (dove non ha il cambio di ritmo).

Juan Ayuso, 2: conclude 141° ad oltre mezz’ora, per la precisione 35’42”. Sono batoste che lasciano il segno, difficili da cancellare. Visibilmente qualcosa non va per lo spagnolo: ha senso proseguire questa via crucis?

Exit mobile version