Ciclismo

Pagelle Giro d’Italia 2025: Carapaz maestro di tattica, Ciccone non coglie l’attimo, Del Toro il più brillante

Federico Militello

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Ciccone e Del Toro / Lapresse

PAGELLE GIRO D’ITALIA 2025

Undicesima tappa, mercoledì 21 maggio

Richard Carapaz, 10: questo corridore è da anni uno dei migliori in circolazione dal punto di vista tattico. Nessuno come lui sa individuare il momento giusto per l’affondo decisivo. Lo aveva fatto al Giro d’Italia 2019, quando sfruttò la marcatura asfissiante tra Nibali e Roglic, ma anche alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Anche oggi non è stato da meno. L’ecuadoriano ha piazzato la stoccata proprio al momento giusto sull’ultimo GPM di Pietra di Bismantova e, approfittando di un momento di stallo da parte del gruppo maglia rosa, ha guadagnato il margine decisivo per trionfare in solitaria. In classifica generale risale dal nono al sesto posto. Sulle Alpi proverà ad inventare qualcosa per conquistare il podio.

Lorenzo Fortunato, 8: fa il pieno di punti per la classifica dei GPM. L’obiettivo maglia azzurra diventa sempre più concreto.

Isaac Del Toro, 8,5: il messicano sembra veramente in una forma stratosferica. La maglia rosa era partita al contrattacco per andare a riprendere Carapaz. Subito dopo, tuttavia, si è rialzato: forse è arrivato un ordine di squadra via radio? La sensazione è che in questo momento, quando la strada sale, sia il più brillante in assoluto. Allo sprint ha conquistato 6″ di abbuono, giusto per ribadire che non ha nessuna intenzione di farsi da parte al cospetto di Ayuso. Ne vedremo delle belle fino a Roma…

Giulio Ciccone, 6: se oggi non arriva la fuga, il merito è della Lidl-Trek, e in particolare di un sontuoso Mads Pedersen, che ha lavorato a fondo per consentire al capitano di giocarsi la tappa. Alla fine l’abruzzese deve accontentarsi di una terza piazza che lascia l’amaro in bocca. A posteriori, ha perso l’attimo quando ha attaccato Carapaz: in quel momento doveva seguire l’ecuadoriano.

Egan Bernal, 6,5: ci sta provando più con il cuore che con le gambe. La strada per tornare il fuoriclasse che è stato resta tortuosa. Intanto porta a casa un quarto posto che fa morale.

Antonio Tiberi, 7: sempre attento sull’Alpe San Pellegrino, poi è il primo a rispondere a Del Toro sull’ultima ascesa di giornata. Continua a correre di rimessa, come è nel suo stile. Vedremo se arriverà un’occasione per provare a fare qualcosa di diverso.

Juan Ayuso, 5,5: sull’Alpe San Pellegrino aveva pedalato con facilità. Quando però è scattato l’arrembante compagno di squadra Del Toro, lo spagnolo è sembrato fare tanta fatica per rientrare. Si è proprio aggrappato al manubrio con veemenza, iniziando a dimenare le spalle. La sensazione è che al momento sia un po’ meno pimpante rispetto al messicano, ma da qui alla prossima settimana può cambiare tutto.

Damiano Caruso, 7: anche oggi tra i più brillanti in assoluto. Se non fosse al servizio di Antonio Tiberi, potrebbe ambire ad un piazzamento di prestigio in top10. Ma non va escluso che ci riesca lo stesso…

Adam Yates, 4: vive una giornata molto negativa. Si stacca sul San Pellegrino, rientra, ma accusa poi ben 21″ dai migliori nel finale (e 31″ da Carapaz). Il britannico perde sempre più peso nelle gerarchie della UAE Emirates.

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