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Lorenzo Musetti in semifinale a Roma: “Ho fatto il salto di qualità. Con Alcaraz sarà un match a viso aperto”

Erik Nicolaysen

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Musetti / Lapresse

Prosegue il sogno di Lorenzo Musetti, che ha battuto in due set anche il n.2 al mondo Alexander Zverev ieri sera sul Centrale al Foro Italico accedendo alle semifinali degli Internazionali d’Italia 2025. Il toscano si è imposto per 7-6 6-4 in due ore e un quarto di gioco, ottenendo il terzo successo consecutivo negli scontri diretti con il tedesco e raggiungendo al prossimo turno il fenomeno spagnolo Carlos Alcaraz.

Ho raggiunto un equilibrio e una costanza mai raggiunta finora. Ho fatto definitivamente il salto di qualità. C’è tanto da migliorare ancora, assolutamente, e c’è tanta ambizione per crescere ancora sia in campo che al di fuori. Sono molto migliorato nel lavoro quotidiano, sicuramente la settimana di Montecarlo mi ha dato fiducia, consapevolezza dei miei mezzi e del mio livello. Era già da tanto tempo comunque che in campo mi sentivo più ordinato. Questo grazie a un salto di qualità nel lavoro quotidiano“, le parole del carrarino in conferenza stampa.

È stato un match molto fisico, con tanti scambi. Le condizioni erano molto lente, per me era la prima volta che giocavo in sessione serale a parte il doppio. All’inizio facevo molta fatica a mettere a fuoco, facevo fatica a sgranare gli occhi e mi sentivo un po’ in ritardo con la palla. Non so se fosse una sensazione mia, era anche la prima volta che giocavo sul centrale la sera, in condizioni completamente diverse, quindi magari c’è stato un momento di adattamento. I quattro set point annullati nel primo set? Secondo me questo l’ha molto destabilizzato, infatti Sascha non ha giocato un bellissimo tie-break. A fine match la sensazione, se dovessi descriverla, è stata quasi di liberazione“, ha dichiarato il n.9 del ranking ATP.

Sulla semifinale contro Carlos Alcaraz, dopo aver perso con lo spagnolo la finale di Montecarlo:Sarà una partita a viso aperto, difficile, che mi metterà alla prova. Sarà un altro test, però devo dire che mi sto motivando ogni volta che scendo in campo, specialmente con questo magnifico pubblico. È un vantaggio arrivare in campo e sentire questo boato, sembra davvero di stare dentro un’arena“.

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