Tuffi

L’Italia non va in doppia cifra agli Europei di tuffi, ma il bilancio è positivo

Andrea Ziglio

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Chiara Pellacani/LaPresse

Due titoli, otto podi in totale e il terzo posto nel medagliere. Questo è il bilancio dell’Italia agli Europei di tuffi che si sono svolti ad Antalya. Un risultato sicuramente positivo, ma che poteva assumere contorni ancora migliori, visto che la doppia cifra nelle medaglie era sicuramente alla portata della squadra allenata dal CT Oscar Bertone. Ci sono stati una serie di quarti posti anche molto sfortunati, con il podio mancato per una manciata di punti e che avrebbero certamente modificato ulteriormente il giudizio sulla spedizione azzurra.

Il primo oro era arrivato da Chiara Pellacani, che ha conquistato il suo primo titolo europeo dal metro al termine di una finale dominata dalla prima all’ultima rotazione. La romana sembrava essere lanciata verso la doppietta dai tre metri, anche in virtù di quello mostrato in Coppa del Mondo (quarta nella Super Final in Cina) nelle settimane precedenti. Invece è arrivato un amarissimo quarto posto, complice un grave errore nel ritornato finale con le punte dei piedi che hanno toccato anche il trampolino. Un passaggio a vuoto inaspettato ed ora la testa è già al Mondiale di Singapore, dove l’obiettivo è quello di provare a chiudere tra le migliori (Top-5 obiettivo concreto) in entrambe le gare dal trampolino.

Anche l’altro oro è al femminile con una fantastica Sarah Jodoin di Maria, che festeggia la sua prima vittoria in un Europeo. Sicuramente un risultato importante per un’atleta che in queste stagioni ha sempre ottenuto dei buoni risultati anche a livello internazionale. Questo era il riconoscimento che mancava, sfruttando anche l’occasione dell’assenza della forte britannica Andrea Spendolini-Sirieix, con una gara di buonissimo livello e un oro meritato.

Restando sulla piattaforma sicuramente i segnali sono positivi da Riccardo Giovannini e Simone Conte e vanno anche oltre il bronzo conquistato nel sincro. Era da tempo che l’Italia non aveva due tuffatori che potevano lottare per le medaglie dai dieci metri (l’ucraino Sereda al momento è irraggiungibile) e nella prova individuale ci è mancato davvero pochissimo per il podio, sfumato per appena due punti per Giovannini e con Conte che addirittura ha sprecato tutto all’ultimo tuffo in quella che era la sua prima finale europea della carriera.

Tornando al trampolino c’è stata la conferma di Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci, coppia super collaudata e che si è messa al collo un ottimo argento, con il titolo sfumato anche qui per pochissimi punti. Dal metro Marsaglia ha conquistato poi un altro argento, mentre dai tre l’atteso Matteo Santoro ha concluso quarto, ma ad un passo non solo dal bronzo ma addirittura dalla vittoria, con un ultimo tuffo forse non pagato molto dai giudici. Dopo tutto l’inverno passato con il problema grave al ginocchio, una preparazione complicata, resta una bella gara quella del romano, che dovrà sicuramente aumentare i coefficienti in vista dei prossimi appuntamenti, ma che ha comunque dimostrato di essere sicuramente il futuro dell’Italia dal trampolino.

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