Ciclismo

‘La Fagianata’ di Magrini: “Tiberi punta a Tagliacozzo. Cos’è successo a Ciccone?”

Stefano Villa

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COSA È SUCCESSO A CICCONE E LE CONSEGUENZE

L’inseguimento è stato tosto perché davanti andavano a tutta, la squadra ci crede perché altrimenti non si sarebbero fermati. Non si è fatto nulla, Guercilena mi ha detto che gli era entrata una carta nella ruota posteriore, ha dovuto cambiare bicicletta ma la prima ammiraglia era con Pedersen che stava rientrando e ha dovuto aspettare la seconda. Ci credono per la classifica? Non la abbandonano: hanno un’opzione, l’aveva detto Guercilena. 

LA TAPPA DI OGGI

È stata una tappa che si immaginava che fosse così. Al chilometro Red Bull  c’è stata la volata, si è formato un gruppetto ma poi si sono fermati: una tappa non esageratamente emozionante. Il circuito di Lecce era abbastanza difficoltoso per restringimenti, curve e rotonde, era una volata di posizione e tra quelli arrivati nei primi dieci, tutti potevano vincere. Non c’è dominatore, ci può stare la vittoria di van Uden. Se a cronometro ci sono tanti specialisti, negli sprint ci sono quei due-tre cioè Kooij e Groves.

NESSUNO ATTACCA AL GIRO D’ITALIA

Abbiamo sottolineato questa cosa in trasmissione, l’esternazione di Vegni mi è sembrata un po’ esagerata perché siamo all’inizio del Giro e non puoi pretendere battaglia tutti i giorni. Le tappe in Albania sono state belle per percorso e tecnicamente, oggi c’era un bagno di folla e quello dovrebbe essere un focus per Vegni: il Giro è stato idolatrato dal pubblico a Lecce e in tutti i paesini toccati, è stato clamoroso e veramente molto bello, riprese del mare fantastiche, abbiamo visto uno fare il bagno. Se devi fare promozioni sui territori, che è la cosa importante al netto del lato tecnico, oggi dovrebbe essere contento. Oggi era assurdo andare in fuga, c’è andato Munoz da solo ma era un suicidio cercare una fuga oggi.

ROGLIC E GLI SPRINT PER GLI ABBUONI

Non penso che Roglic sia come il Simon Yates di qualche anno fa. Meno male che c’era questo traguardo che regala abbuoni, così abbiamo visto una volata. C’era anche Del Toro che voleva sprintare per tirare dietro Ayuso, ha vinto la volata ed è andato avanti in generale. Questo format nella tappa di Tagliacozzo può regalare emozioni, sono sei secondi e mi sembra assurdo che chi va in fuga rinunci a fare una volata da 2500 euro: è quasi come un terzo posto di tappa, mi sembra molto allettante, credo che ci sarà più battaglia quando se ne accorgeranno. 

L’ITALIA IN VOLATA E L’ASSENZA DI MILAN

Anche l’Italia può giocarsi le su carte in volata, ad esempio con Moschetti, oggi decimo: è veloce e potrebbe anche vincere. L’assenza di Milan un errore? La Lidl-Trek ha scelto di portare Pedersen, come fai a portare anche Milan visto che poi c’era anche Ciccone. Chi tira? Milan può fare un’esperienza importante e se dovesse vincere una tappa al Tour sarebbe una corsa valida, non mi sento di criticare la scelta.

LA TAPPA DI DOMANI

Domani una bella tappa e molto insidiosa. Sembrerebbe un arrivo fatto per Roglic, ma non penso che voglia andare a prendersi la maglia rosa. Ho visto molto bene Carapaz e Bernal e anche Pidcock, che si è nascosto: potrebbe essere il corridore adatto per la tappa di domani, ma Carapaz è furbo e potrebbe fare il colpo sulla rampa finale.

IN ATTESA DELLA SALITA DI TAGLIACOZZO

Tagliacozzo non credo che faccia grossi disastri, sono due chilometri di salita, non è una roba esagerata. Mi hanno detto che Tiberi ci punta, a vedere come si sono mossi oggi ci può stare. Oggi bene la sua squadra: Pasqualon ha lavorato tanto, in un arrivo come quello di oggi poteva cercare di fare bene ma non c’era questo intendimento e vanno sempre per Tiberi. Se ha voglia di attaccare a Tagliacozzo potrebbe essere uno dei papabili. Lui non attacca mai, ma chi lo sa, speriamo.

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