Roland Garros
Jannik Sinner cauto: “Ogni giorno cambia tutto. Ho lavorato sui dettagli per la terra. Spero Musetti in top5”
Una vittoria da schiacciasassi. Jannik Sinner si sta abituando in questo rientro agonistico a rifilare 6-0 ai suoi avversari. Dopo quanto accaduto a Roma nelle partite contro il norvegese Casper Ruud e l’americano Tommy Paul, c’è stata una replica nel terzo turno del Roland Garros 2025 contro il ceco Jiri Lehecka. Il n.1 del mondo si è imposto con lo score di 6-0 6-1 6-2, con il ceco che in maniera autoironica ha esultato nel momento in cui è riuscito a conquistare un game nel secondo parziale.
Una vittoria schiacciante e ora il pensiero è agli ottavi di finale dove affronterà il russo Andrey Rublev: “Andrey è un avversario difficile, ostico, che è stato ed è un giocatore alla fine sempre costante, tante stagioni dove fa molto bene, fa tante semifinali e finali, vince il torneo, è esperto. Nell’altro senso l’ho affrontato già un po’ di volte, sappiamo cosa aspettarci, sarà una partita tosta. Nel 2022 contro di lui mi sono ritirato dopo che stavo giocando bene qui“, ha ricordato Jannik in conferenza stampa.
Non si vuol abbassare la guardia, memore che ogni partita fa storia a sé: “Non dipende tutto da te, ma anche dall’avversario. Io cerco di controllare quello che posso. Stamattina sentivo bene la palla, ma le condizioni possono cambiare da un momento all’altro, a una certa ha piovuto, poi sole, e cambia come la palla rimbalza, come salta, tutto può cambiare. Lo abbiamo visto a Roma, nessuno si aspettava un 1-6 con Paul“, ha sottolineato Sinner.
Dopo la finale persa al Foro Italico contro lo spagnolo Carlos Alcaraz, l’azzurro aveva parlato della necessità di lavorare sui movimenti sulla terra e i frutti si iniziano a raccogliere: “Stiamo lavorando tanto, prima del torneo abbiamo fatto tante cose specifiche, per migliorarmi con i piedi ed essere più rapido. Oggi mi sono mosso molto bene, i progressi sono quelli giusti, stanotte ho dormito bene, tante cose mi hanno messo in riga per fare una buona partita. Anche fisicamente poi le cose possono cambiare da un giorno all’altro, ma sicuramente sto mettendo a posto il mio corpo“.
Si è approfondito anche il tema di una nuova posizione in risposta: “Abbiamo cambiato la posizione in risposta sulla prima, ma qua e non a Roma, per essere più fluido in risposta. A volte funziona bene, a volte un po’ così, oggi per esempio ho risposto molto bene. Sulla seconda però mi sono messo normale. Per quanto riguarda le condizioni della terra ogni posto è diverso, qua dipende tanto da se giochi la sera o di giorno, c’è o non c’è il sole, e senza ti muovi meglio perché scivoli meno, più il campo è asciutto e più si scivola. Mi sono sempre mosso meglio qua che a Roma, che dà sempre però benzina in più per far meglio qua“.
A Sinner è stato chiesto anche di Lorenzo Musetti, agli ottavi di finale come lui a Parigi: “Secondo me non dobbiamo guardare il tabellone, Lorenzo sta facendo un’ottima stagione, frutto però di altre cose. Ha sempre giocato bene su terra, l’anno scorso ha fatto un’ottima stagione su erba, meglio della mia. Un giocatore completo, ha preso la sua strada e sta andando lì, sono contento, se lo merita, è un bravo ragazzo. Anche fuori dal campo è cresciuto molto, ha tanto talento, ha messo tanto ordine nel suo gioco, mentalmente è migliorato tanto, ha intorno persone che lo aiutano. Gli auguro quindi di andare molto lontano in tutti i tornei. Speriamo che possa entrare nei primi 5, e dopo Musetti arrivi un altro, così siamo un bel trenino italiano, sta giocando un buon tennis e sono contento“.
Dai colleghi stranieri è arrivata anche la domanda sulla querelle “match femminili nella sessione serale a Parigi”. Da parte degli organizzatori c’è stata una chiusura, per il momento: “Noi non facciamo i programmi, abbiamo lo stesso numero di match maschili e femminili sui campi principali, e con le ragazze stessi prize money. Non voglio commentare, non faccio io il programma. Ma abbiamo tante cose alla pari, ed è bello vederlo. Forse le cose potrebbero cambiare. Dal mio punto di vista, le partite maschili sono al meglio dei cinque set, se metti le ragazze di sera devi mettere almeno due partite, perché se una sta bene e una è un giornata no dura meno di un’ora“.
Dichiarazioni da Vanni Gibertini