Tennis
Jannik Sinner pone fine alla carriera di Richard Gasquet: vittoria a senso unico al Roland Garros
La carriera di Richard Gasquet è ufficialmente finita. Dopo 25 anni di professionismo, a mettere una conclusione al suo cammino agonistico è Jannik Sinner, che lo batte in poco meno di due ore per 6-3 6-0 6-4. Per il numero 1 del mondo c’è l’approdo al terzo turno, dove affronterà il ceco Jiri Lehecka, mentre per Gasquet è la fine di un cammino lunghissimo, attorniato dall’affetto di una Francia tennistica che gli ha sempre voluto bene, dal primo all’ultimo momento.
Si riempie in un attimo lo Chatrier, per quella che è un’atmosfera particolare vista la situazione. Questo non impedisce a Sinner di giocare in pressione fin dal secondo turno di risposta, il che vale il 3-1 alla seconda palla break. Gasquet trova il modo di essere aggressivo per annullare due palle del 5-1 di fronte a un vero e proprio parterre de roi di buona parte del tennis francese), poi per due volte consecutive riesce a issarsi fin sullo 0-30. Nella prima occasione il numero 1 non concede nulla di anche lontanamente paragonabile a una chance, nella seconda un rovescio largo porta invece a due palle del controbreak. Il francese spreca nelle due occasioni, costretto com’è a correre ovunque, poi si guadagna una terza chance che viene anch’essa annullata. Gasquet ce la mette tutta per restare nel set, ma Sinner lo chiude in 39 minuti: 6-3.
I doppi falli di Gasquet si fanno vedere tutti nel primo game del secondo set: sono tre, ma è il dritto lungo che consegna il break a Sinner. Il divario si allarga sempre di più, anche perché le energie del transalpino sembrano improvvisamente, se non del tutto finite, quantomeno drasticamente diminuite. All’atto pratico, in campo ci resta solo Jannik, che di fronte a uno Chatrier ormai pieno (anche dei giocatori che hanno fatto la storia recente del tennis francese) non fa fatica a togliere la battuta a Gasquet altre due volte e, poi, mette a segno il suo secondo 6-0 a Parigi (il primo arrivò all’esordio assoluto, contro il belga David Goffin, e sempre sullo Chatrier).
Un ace fa muovere di nuovo il conto dei game del trentottenne di Béziers, che deve lottare ogni volta che si ritrova a servire, ma è sospinto dal pubblico che prova a spingerlo finché e fin dove può. Riesce sempre a tenersi in partita, mentre dal canto suo Sinner di problemi ne ha davvero pochi a tenere, ogni singola volta, i propri turni di battuta. Chiaramente nasce anche qualche punto spettacolare, ma quando è il momento di accelerare Jannik decide di non scherzare più. Sul 4-4 sale sullo 0-30, poi pesca un gran passante incrociato per le due palle break, e sulla seconda sfonda un Gasquet che fa di tutto pur di non cedere la battuta. Finisce con qualche errore del transalpino, ed alla fine è lungo e molto bello l’abbraccio tra lui e Sinner, salutato dal tributo in applausi dello Chatrier.
La carriera di Gasquet, così, si conclude attorniata dalle magliette “Merci Richie” e da un palmares comunque di tutto rispetto. Per lui tre semifinali Slam (Wimbledon 2007 e 2015, US Open 2013), mentre al Roland Garros si è spinto fino ai quarti nel 2016. All’attivo anche una vittoria in misto (con Tatiana Golovin) sempre a Parigi nel 2004, una Coppa Davis nel 2017 e il bronzo olimpico a Londro 2012 in doppio con Julien Benneteau. Numero 7 del mondo nel 2007, ha vinto 16 titoli sul circuito maggiore, raggiungendo anche tre finali Masters 1000. 36 le sue vittorie su top 10 in carriera: ne vanta due su Roger Federer e una su Novak Djokovic, mentre su Rafael Nadal si è imposto solo nel torneo giovanile Les Petits As. Di fatto si chiude un cerchio, e del tennis francese che ha segnato un’epoca recente ora resta solo Gael Monfils, impegnato proprio stasera contro Jack Draper. Per Gasquet anche un pezzo di campo consegnato in una cerimonia a fine partita, accompagnato da Amelie Mauresmo, che ora è direttrice del torneo, e da Gilles Moretton, presidente della Federazione francese. E anche da Jannik Sinner, rimasto in campo come spettatore da un posto speciale, la sua panchina.