Tennis
Lorenzo Musetti lancia la sfida a Carlos Alcaraz nella finale di Montecarlo
In era Open ce l’avevano fatta solo Corrado Barazzutti nel 1977 (battuto da Bjorn Borg) e Fabio Fognini nel 2019 (vincitore su Dusan Lajovic). Nel 2025 un altro tassello si unisce agli italiani all’ultimo atto in quel di Montecarlo, quello legato a Lorenzo Musetti, che nella lunga storia comprendente anche il pre-1969 include altri sei illustri predecessori tricolori all’ultimo atto, tra cui Nicola Pietrangeli che qui ci ha vinto per tre volte.
Di fronte al classe 2002 toscano ci sarà Carlos Alcaraz, per quella che è appena la seconda finale tra giocatori nati dal 2000 in poi nella storia dei Masters 1000 (la prima è stata la Draper-Rune di Indian Wells). Il murciano punta, al pari del carrarino, al primo successo a Montecarlo, in una finale che ripresenta un confronto tra uno spagnolo e un italiano da queste parti per la prima volta dal 1966 (quando Manolo Santana sconfisse Pietrangeli in quattro parziali).
Saranno tanti i tempi da rimarcare in questo contesto: da una parte il fatto che Musetti, come solo Tommy Haas e Gilles Simon prima di lui nel 1000, è arrivato a questo appuntamento con quattro rimonte su cinque incontri per giungere fino a qui, dall’altra il fatto che sul taccuino di Alcaraz c’è un alternarsi di costanza maggiore o minore all’interno della stessa partita, fatto che comunque non gli ha finora impedito di giocarsi bene le proprie carte nel Principato. E di tentare di raccogliere l’eredità di tanti grandi nomi del tennis spagnolo: da Andres Gimeno nel 1960 sono sette gli iberici ad aver trionfato qui (ovviamente Nadal con maggior frequenza, in 11 occasioni).
Il conteggio dei precedenti tra i due finalisti dice 3-1 (o meglio 4-1 comprendendo la semifinale del Challenger di Trieste 2020) a favore di Alcaraz, che si è imposto in tutte le occasioni in cui si è giocato a livello di ottavi di finale, e con punteggi sempre netti (6-3 6-2 6-2 al Roland Garros 2023, 6-2 6-2 a Pechino nello stesso anno e 6-3 6-3 a Miami nel 2024). Musetti ha riportato l’unica vittoria, però, in quel di Amburgo, e per di più in finale, un 6-4 6-7(6) 6-4 che fu l’apice di una domenica di luglio nella quale il carrarino confermò le tante grandi qualità a sua disposizione. Quest’oggi in ballo c’è anche il capitolo della classifica: lo spagnolo può tornare al numero 2 del mondo conquistando il primo 1000 dell’anno, l’italiano sogna invece una top ten da numero 7 in caso di successo.
Rimane il dilemma della pioggia, grande incognita della giornata: per tentare di dribblare Giove Pluvio si è deciso di anticipare l’ultimo atto alle 12:00, ma è previsto comunque che nella giornata ci sia un alto tasso di acqua che scende dal cielo, in maniera differente a seconda dei periodi del giorno e molto intensa verso le 18:00. Rimane da vedere se e quante interruzioni ci saranno, un altro fattore da tenere in considerazione per quella che sarà una giornata potenzialmente molto, molto lunga.