Atletica

Mattia Furlani: “Pedana da interpretare, dovevo capire la rincorsa. Non sento la pressione”

Stefano Villa

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Furlani / Grana/FIDAL

Mattia Furlani si è qualificato con disinvoltura alla finale del salto in lungo agli Europei Indoor di atletica, incominciati stasera alla Omnisport Arena di Apeldoorn (Paesi Bassi). Il 20enne laziale, presentatosi da primatista mondiale stagionale (8.37 a Torun), ha piazzato un balzo da 7.95 metri al primo tentativo, concedendo qualche centimetro di troppo alla pedana. Nel secondo tentativo, invece, ha spinto in rincorsa e si è trovato troppo lungo sull’asse di battuta, commettendo un netto nullo.

Il medagliato di bronzo alle Olimpiadi di Parigi 2024, nonché argento agli ultimi Mondiali in sala e agli Europei all’aperto di Roma, ha chiuso in quinta posizione e tornerà in scena venerdì sera per andare a caccia dell’ambita medaglia d’oro: è inevitabilmente il grande favorito della vigilia, considerando la world lead e anche l’assenza del greco Miltiadis Tentoglou. Davanti a lui si sono piazzati il portoghese Gerson Baldé (8.11), lo spagnolo Jaime Guerra (8.07), il bulgaro Bozhidar Saraboyukov (8.05), lo svedese Thobias Montler (8.00).

Mattia Furlani ha analizzato la propria prestazione ai microfoni della Rai: “È una pedana ancora da interpretare, il 7.95 l’ho fatto letteralmente in sicurezza, senza spingere. Nel secondo salto l’obiettivo era capire meglio la rincorsa, e sono contento perché mi ha dato elementi utili. Domani è un altro giorno. Non sento la pressione di essere leader mondiale dell’anno, non ho niente da perdere, faccio ‘il mio’. Entrerò in pedana deciso come sempre, consapevole e lucido”.

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