Nuoto

Filippo Magnini si sfoga: “Sinner protetto dalla stampa, io massacrato: trattamento speciale”

Stefano Villa

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Magnini / Lapresse

Filippo Magnini ha affrontato la squalifica di Jannik Sinner durante l’ultima puntata del podcast MVP Most Valuable di Flavio Bizzarri e Luca Dotto. L’ex Campione del Mondo dei 100 metri si è soffermato sullo stop del numero 1 del mondo di tennis, che deve restare fermo per tre mesi in seguito all’accordo raggiunto con WADA dopo la positività al Clostebol riscontrata un anno fa a Indian Wells.

L’ex nuotatore ha elogiato il fuoriclasse altoatesino, ma sull’aspetto della positività a quella sostanza ha voluto precisare: “È veramente un fenomeno, un campione e ha fatto appassionare tanti, tante generazioni, ma i titoli di giornale sono stati tutti a suo favore, cioè la stampa l’ha protetto molto, ma è giusto perché è un campione… Io sono stato massacrato”.

Va infatti ricordato che il pesarese era stato squalificato per quattro anni per tentato uso di doping nel 2018, poi nel 2020 la squalifica era stata annullata: “Sinner ha probabilmente avuto un trattamento particolare: il martedì la positività, il mercoledì la sentenza mentre io ho dovuto aspettare ben sette anni. Ho pianto un mese…“.

Il 43enne ha poi proseguito:Sono invidioso del trattamento particolare che ha ricevuto lui, ma sono anche contento di come lo stanno trattando e questo potrebbe essere uno dei primi casi che fa vedere le cose più a favore degli atleti soprattutto quando ci sono casi veramente ridicoli che non stanno né in cielo né in terra. Bisogna evitare la gogna mediatica fin dal momento zero, quando non si sa ancora nulla“.

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