Da oggi l’aggettivo “robotico” non avrà più un’accezione negativa. Almeno non in danza, almeno non nel pattinaggio di figura. Charléne Guignard-Marco Fabbri hanno vinto con ampissimo margine per la terza volta consecutiva la medaglia d’oro ai Campionati Europei 2025 di pattinaggio di figura, cospargendo di meraviglia la Tondiraba Ice Hall di Tallinn con un programma libero da capogiro.
I veterani della Nazionale azzurra, già ampiamente al comando delle operazioni dopo la rhythm dance, hanno dominato in una gara di alto livello proponendo il loro discusso free incentrato sul tema “robot”, per alcuni di difficile interpretazione. Ma con la prestazione odierna i nostri ragazzi hanno letteralmente fugato ogni dubbio anche ai più scettici, facendo trasparire molta più sicurezza rispetto alle uscite precedenti in quella che è una coreografia estremamente complessa, in quanto bisogna riuscire a dimostrare sia la morbidezza che richiede la specialità, sia le movenze rigide e meccaniche del personaggio. Un ossimoro sul ghiaccio che solo i grandi riescono a dimostrare.
Gli allievi di Barbara Fusar Poli hanno inaugurato la prova con la trottola coreografica, difficoltà che ha ricevuto un plebiscito di +4 dal panello giudicante, così come il sollevamento stazionario combinato con il rotazionale (massimo del livello per entrambi), dove sono arrivati anche quattro, meritatissimi, +5. Dopo i twizzles (livello 4-3), gli azzurri hanno poi passato in rassegna la serie di passi su un piede (2-2), prima di snocciolare uno dei piatti forti della casa, la trottola d’insieme (livello 4).
Buon feedback poi per la fondamentale sequenza di passi in cerchio (2-3), oltre che per il particolarissimo sollevamento stazionario (livello 4), elemento che ha introdotto la performance alla coda con i due elementi coreografici. Ricevendo inoltre dei meritati 9.75 in “Program” e “Composition”, Guignard-Fabbri si sono così attestati in zona 127.89 (71.47, 56.42), punteggio più alto dal Lombardia Trophy, per il totale di 212.12. Score importante in ottica Mondiali.
A debita distanza, come giusto che sia, si sono poi accomodati gli interessanti transalpini Evgeniia Lopareva-Geoffrey Brissaud, i quali malgrado il quarto libero valutato 124.01 (69.43, 54.58) hanno guadagnato l’argento con il totale di 206.76 tenendo botta sui britannici Lilah Fear-Lewis Gibson, secondi nel segmento più lungo grazie al solito programma estremamente catchy ma terzi nella classifica finale con 124.45 (69.61, 54.84) per 206.02.
Menzione d’onore poi per i finlandesi Juulia Turkkila-Matthias Versluis, quarti con un terzo libero da 124.43 (69.57, 54.86) per 205.69. Risalgono di una posizione infine gli altri azzurri Victoria Manni-Carlo Roethlisberger, quindicesimi con 103.68 (59.46, 44.22) per 169.14.