Pallavolo

Mattia Boninfante resta cauto: “Giannelli e Sbertoli due campioni. Devo lavorare per arrivare in Nazionale”

Andrea Ziglio

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Mattia Boninfante

Tra i talenti più cristallini della pallavolo italiana c’è sicuramente Mattia Boninfante. A soli 19 anni la Lube Civitanova ha deciso di assegnargli il ruolo di palleggiatore titolare e lui ha risposto presente con una serie di ottime prestazioni, guidando la squadra al terzo posto della Superlega e soprattutto alla vittoria della Coppa Italia. Il regista è stato uno degli ospiti del programma Volley Night, in onda ogni domenica sera sul canale YouTube di OA Sport.

Sul momento di Civitanova: “Sicuramente siamo in un buon momento e faremo di tutto per continuarlo. La stagione è stata finora tosta, impegnativa e vogliamo che lo sia anche nei prossimi mesi, perché abbiamo prima la fine di questa regular season, poi i playoff. Speriamo di di poter giocare più partite possibili, ricordando che abbiamo anche la Challenge Cup, dove siamo in semifinale e quindi speriamo di fare altre quattro partite in questa competizione se saremo bravi di andare in fondo. Un calendario difficile, però diciamo che questo accade quando si vuole ambire ad arrivare in fondo nelle competizioni ed è quello che vogliamo fare noi come squadra”.

Mattia Boninfante è figlio d’arte, con il papà Dante che ha militato per tantissimi anni in Serie A e poi anche con la maglia della Nazionale. Ora è il tecnico della Prisma Taranto e c’è lo scontro in campionato tra padre e figlio: “Allora quando ci sentiamo sicuramente parliamo di come vanno gli allenamenti o le partite e ci diamo l’in bocca al lupo. Prime delle partite importanti lui mi dice sempre di godermela e di divertirmi. Non nascondo che la settimana in cui abbiamo giocato contro le telefonate erano più corte e sicuramente non ci dicevamo cosa facevamo durante gli allenamenti. C’è stato diciamo un in bocca al lupo e chi vinca il migliore. Sono stato allenato anche da lui due anni  e sicuramente è l’allenatore di questa Superlega che mi conosce meglio. Io ci penso e provo a ricordare come lui preparava le partite. Affrontarlo è stato strano, però anche una cosa bella, che la famiglia si porterà dentro”.

Sulla sua esperienza in un grande club come Civitanova: “Sicuramente è un privilegio poter giocare così giovane innanzitutto in un club come questo e con questi compagni. Sono tutti veramente disponibili e nonostante sia il più piccolo mi hanno sempre accolto benissimo, dandomi consigli per crescere partita dopo partita. Ho sempre incontrato dei veri professionisti. Faccio un esempio come Juantorena, che ho avuto la fortuna di giocarci insieme l’anno scorso a Modena. Lui è un campione, uno dei più forti della storia della pallavolo, ma mi ha sempre aiutato molto”. 

Sul futuro in azzurro da palleggiatore della Nazionale: “Ci sono due campioni come Giannelli e Sbertoli e poi ne vedo un altro che è Paolo Porro, che non è ancora fisso in Nazionale solo perché ci sono due campioni come Giannelli e Sbertoli. Il ruolo del palleggiatore è quello dove forse l’Italia è messa meglio, contando anche che ne vengono convocati solo due. Solo continuando a lavorare potrò un giorno indossare quella maglietta”.

INTERVISTA MATTIA BONINFANTE A VOLLEY NIGHT

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