Tennis

Luca Nardi fiducioso: “La partita contro Alcaraz mi sarà molto utile, so cosa mi manca”

Giandomenico Tiseo

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Luca Nardi / IPA Sport

Luca Nardi ha perso con onore ieri negli ottavi di finale dell’ATP500 contro il n.3 del mondo, Carlos Alcaraz. Lo spagnolo ha prevalso col punteggio di 6-1 4-6 6-3, andando in difficoltà nella fase centrale della seconda frazione e subendo le iniziative di Nardi, capace di mettere in mostra un repertorio di colpi notevolissimo.

Un match tra due ragazzi che si conoscono già da tempo, essendo coetanei (classe 2003) e affrontatisi nelle categorie giovanili: “Lo conosco da quando eravamo molto giovani. Il suo punto debole è sempre stata la continuità. Nel secondo set ha giocato da top10, se riuscirà a mantenere quel livello per 2 o 3 ore diventerà sicuramente uno dei tennisti più pericolosi“, ha dichiarato a fine incontro Carlitos.

Nardi non può che accogliere con il sorriso queste considerazioni, dovendo però compiere dei passi in avanti per essere all’altezza dei migliori: “La partita contro Carlos mi sarà molto utile e mi dà tanta fiducia. I tanti alti e bassi, e l’ho sempre detto, sono il mio problema, ma ora ho capito come devo giocare. All’inizio ero nervoso, giocare contro il numero tre del mondo non capita tutti i giorni, e infatti all’inizio Alcaraz mi ha surclassato. Sul 6-1 4-1 mi sono detto che dovevo dare tutto, e da lì in effetti il mio livello si è alzato“, ha ammesso il pesare in conferenza stampa.

Un tennis molto più vario, trovando maggiori soluzioni lungolinea, per togliere il tempo all’iberico e non consentirgli di condurre le danze: “Do il meglio di me quando la partita si fa difficile. Il problema non è tanto essere favorito o sfavorito, anche Alcaraz al secondo turno non è proprio l’ideale, ma in ogni partita la pressione è sempre la stessa. Il guaio per me è piuttosto è quando cala un attimo la tensione, ad esempio a inizio terzo set: è bastato un game con meno intensità, lui ha fatto il break e ho perso la partita. Ad alto livello è la regola“, ha analizzato con lucidità Nardi.

L’obiettivo è il seguente: “In questo match contro Carlos sono riuscito a giocare al suo livello per un set e mezzo, ora bisogna farlo per quattro ore in match al meglio del quinto set. E non è facile. Ma ci proverò“. La classifica, che lo vede virtualmente al n.77, non è in cima alla lista delle priorità: “Il ranking va e viene, per me l’importante è stare in salute, visto che l’anno scorso ho avuto tre infortuni che mi hanno bloccato a lungo“.

Tiene banco la questione “coach” dal momento nel suo angolo c’è il fratello Niccolò: “Anche a Dubai ci sarà lui, ci vogliamo molto bene e quindi va bene così. Ma sto cercando, a Indian Wells ci sarà qualcuno, poi vedremo“.

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