Atletica

Iliass Aouani: “Nella maratona valgo 2h04′. Non fare le Olimpiadi mi ha provocato un disagio”

Giandomenico Tiseo

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Aouani Grana/FIDAL

Nuova puntata di Sprint2U, approfondimento dedicato all’atletica leggera sul canale Youtube di OA Sport e condotto da Ferdinando Savarese. Ospite d’eccezione è stato Iliass Aouani. Il 29enne atleta milanese, di origini marocchine, si è fatto notare nei suoi anni di studio trascorsi negli Stati Uniti, dove ha conciliato l’attività agonistica con quella universitaria, finendo il proprio percorso con una laurea magistrale in Ingegneria.

Tornato in Italia nel periodo del Covid, si è dedicato a tempo pieno all’atletica con ottimi risultati, in prima battuta sulle distanze medio/lunghe del mezzofondo e poi orientandosi definitivamente verso la maratona in cui è diventato primatista italiano a Barcellona il 19 marzo 2023 con 2h07’16″. Nel febbraio del 2024 questo riscontro è stato migliorato da Yeman Crippa a Siviglia con 2h06’06″.

Messa da parte la delusione per non essere riuscito a vestire la maglia azzurra alle Olimpiadi di Parigi, Aouani ha corso una grande maratona a Valencia il 1° dicembre scorso, dovendo però prendere atto di un super Chiappinelli da 2h05’24″ (nuovo record italiano). Ovviamente tutto sarà finalizzato ai Mondiali di Tokyo e alla partecipazione nella maratona.

Ci sono tante variabili che determinano le performance. Ho avuto un infortunio che mi ha rallentato moltissimo, cioè una microfrattura alla tibia e ho perso un anno e mezzo quando ero negli USA. Gareggiando lontano dall’Italia, c’era una visibilità diversa. Quando sono tornato a gareggiare, molti non sapevano chi fossi“, ha raccontato Aouani della sua esperienza negli States e del suo ritorno nel Bel Paese.

La possibilità di concedermi solo alla corsa mi ha fatto fare un salto di qualità, soprattutto quando si vanno a preparare discipline come la maratona che richiedono tante ore di allenamento e tante di riposo. Già sapevo di essere predisposto, so che è una disciplina che non ti permette di prepararla come hobby o impegno secondario“, ha sottolineato l’azzurro.

Maratona di Valencia, come detto, in cui si è arrivati in una forma non ideale: “Se avessi corso a novembre sarebbe stato meglio, comunque stavo bene. Diciamo, che ho dovuto mantenere il picco di condizione per tanto tempo e forse sono arrivato un po’ stanco.  In quella gara avevo una proiezione da 2h04’20”, quindi il ritmo era molto alto. Essendo quella la prima volta che gestivo un crono del genere, era naturale che ci fosse una crisi o un rallentamento nel finale. L’obiettivo minimo poi era fare il record italiano, ma il sorpasso di Yohanes (Chiappinelli, ndr) mi ha un po’ sorpreso e destabilizzato. Se non avessi avuto quella reazione emotiva, probabilmente avrei fatto 2h05’40” o 2h05’45”. C’è stata sicuramente un po’ d’amarezza, ma guardare un tempo da 2h06′ con delusione significa che ci sono possibilità di fare molto bene. Ho la consapevolezza di correre in 2h04′, imparando anche un po’ la lezione per quanto è accaduto negli ultimi due km in Spagna”. 

La mancata convocazione per le Olimpiadi di Parigi ha rappresentato un’ulteriore motivazione: “Non me la sentivo di stare fermo in quel periodo anche per non aumentare quel senso di disagio che avevo. Avevo voglia riscattarmi, per dare un connotato al 2024 diverso. In una disciplina come la maratona, la fortuna è quella di trovare il modo di far incontrare la preparazione con l’opportunità“.

E sui prossimi obiettivi: “Non so se farò gli Europei su strada, dipenderà anche dalle esigenze della FIDAL. Bisogna capire che rilevanza ci sia in questa competizione. Naturalmente i miei target sono il record italiano della maratona e i Mondiali di Tokyo. Migliorare sulla mezza maratona? Penso di poter fare un tempo sotto l’ora“.

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