Formula 1
Ferrari in crescita nella seconda giornata a Sakhir, ma McLaren impressionante con Norris
Secondo giorno dei test di F1 finito nell’album dei ricordi. Un day-2 particolare perché, in maniera insolita, a Sakhir (Bahrain) la pioggia ha fatto visita e ha disturbato non poco l’agire di piloti e di team. I programmi di lavoro previsti non sono stati completati e si è dovuto fare di necessità virtù.
In Ferrari si era reduci da un primo giorno di sperimentazioni. La SF-25 è stata messa alla prova con assetti “limite” per comprendere come avrebbe reagito alle sollecitazioni. Quest’oggi i tecnici hanno iniziato a dare un po’ un’anima alla monoposto che ha avuto un comportamento meno nervoso sul posteriore e ben puntato sull’avantreno.
Il britannico Lewis Hamilton e il monegasco Charles Leclerc ne hanno tratto giovamento in termini di guida, ma il lavoro da fare è ancora molto. Allo stato attuale delle cose, infatti, McLaren sembra essere di un altro pianeta. La simulazione del passo gara di Lando Norris è stata devastante per la velocità e soprattutto il degrado praticamente nullo sulle gomme.
Per Ferrari, come anche per Mercedes e Red Bull, la situazione è stata diversa, anche se la scuderia di Maranello è parsa meno in difficoltà della Stella a tre punte e della squadra di Milton Keynes, che però quest’oggi non ha potuto contare sull’apporto di Max Verstappen bensì di Liam Lawson.
Si può pensare che il team di Woking si sia presentato in Bahrain estremamente pronto e potendo partire da una base molto più solida, tenuto conto di come il campionato sia finito e quale filosofia costruttiva abbia la vettura rispetto a quella del 2024. Il ragionamento in casa ferrarista è diverso perché i cambiamenti apportati da un anno all’altro non sono pochi e si sta cercando un bilanciamento. Per questo, trarre conclusioni è alquanto affrettato, ma di sicuro si può affermare che McLaren sia estremamente veloce e la macchina da battere.