Short Track

Arianna Fontana: “Speed skating? Dovevo dare qualcosa indietro allo sport italiano. Nel team pursuit ci crediamo”

Roberto Santangelo

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Arianna Fontana / Pier Colombo

Nel consueto appuntamento settimanale con Salotto Bianco, trasmissione andata in onda sul canale YouTube di OA Sport e condotta da Dario Puppo e Massimiliano Ambesi, giornalisti di Eurosport, è stata ospite Arianna Fontana.

L’azzurra inizia con una battuta: “Noi vecchietti ci diamo ancora da fare, non demordiamo, i giovani non ci spaventano. Ovviamente per un atleta partecipare alle Olimpiadi è un sogno, riuscire a farlo nel proprio Paese è qualcosa che capita veramente a pochi, e per me avere l’opportunità di farlo due volte è qualcosa di veramente unico, incredibile“.

La genesi del doppio impegno tra short track e speed skating: “La voglia di provare la pista lunga è nata da quando avevano introdotto la mass start perché comunque ovviamente è quella disciplina che si assomiglia e si avvicina di più alla dinamica di gara dello short track, e poi dopo PyeongChang avevo avuto quella mezza idea di provarci, però poi di mezzo c’è stato il Covid e quant’altro, quindi logisticamente era praticamente impossibile, perché purtroppo, come sappiamo tutti, in Italia non abbiamo una pista dove poter fare entrambe le discipline“.

Il momento della svolta: “Ero a Losanna per la candidatura olimpica, dopo che abbiamo vinto ho detto che questa era l’occasione buona per mettermi in gioco, ma anche riuscire a dare qualcosa indietro allo sport italiano, ai fan, che mi hanno sostenuta e se seguita in tutti questi anni durante la mia carriera, e riuscire ad aiutare a qualificare la team pursuit femminile alle Olimpiadi, cosa che non è mai stata fatta prima, quindi questo era l’obiettivo da dove è nato è nato tutto quanto“.

Sulla possibilità di costruire un team pursuit azzurro competitivo per i Giochi: “Per come sto vedendo io la mia crescita personale, e vedendo anche Francesca Lollobrigida, quello che sta facendo adesso e sicuramente quello che ci aspettiamo tutti, compresa lei, che farà nella stagione olimpica, e vedendo anche le altre ragazze della squadra, c’è sicuramente tanto margine di crescita, e ovviamente riuscire ad allenarci sempre insieme sarebbe l’ideale, però ritorniamo al discorso che ho detto prima, ci fosse la pista dove posso fare entrambe le cose, le discipline, non ci sarebbe tutto questo problema, e quindi dobbiamo essere bravi a cogliere tutte le occasioni possibili per provare ed allenare questa distanza. Secondo me abbiamo tante possibilità, comunque, come ho detto, mi vedo crescere, lo vedo nei 1500 metri, perché è la distanza che appunto ho scelto soprattutto in vista del team pursuit“.

I motivi che l’hanno spinta a gareggiare sui 1500 nello speed skating: “Guardando gli anni precedenti, guardando anche a chi delle altre Nazioni, sono le componenti di questa disciplina, di questo team pursuit, sono tutte comunque specialiste, comunque sono sempre nelle top 10 dei 1500 metri, e quindi per me era chiaro che se volevo dare una mano nel team pursuit devo essere competitiva in questa distanza, quindi è per questo che il mio focus è stato su questa distanza, e vedo che sto migliorando“.

La crescita del gruppo azzurro: “Lollobrigida sta facendo qualcosa di incredibile sinceramente dopo che è diventata mamma, e le altre ragazze stanno crescendo, le ho conosciute in questa stagione, le vedo lavorare, anche mentalmente sono tutte cariche, ovviamente con le Olimpiadi in casa tutte vogliono fare bene, quindi secondo me è una distanza in cui possiamo e dobbiamo crederci“.

LA PUNTATA COMPLETA DI SALOTTO BIANCO

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