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Ambesi approva la scelta di Sinner: “Ha avuto la maturità di fermarsi. Sistema di punteggio da rivedere”

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Sinner / Lapresse

Massimiliano Ambesi, telecronista di Eurosport, è intervenuto durante l’ultima puntata di Tennis Mania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport. Spazio ai tanti ritiri e infortuni degli ultimi giorni: “Gli infortuni dei vari protagonisti sono diversi, ma la matrice è comune. Bene o male si tratta di logorio fisico, gli infortuni sono differenti ma il problema va posto. Alcaraz quando gioca al top della condizione è il numero 1, ma quel rendimento non lo riesce a mantenere per tutto l’anno: è un dato di fatto. È bello da vedere e spettacolare nei momenti di top della forma, ma poi fa fatica. Agli Australian Open si è visto, ricordatevi come finisce la sua partita contro Zverev e gli alti e bassi di quel match. Se mettiamo insieme gli infortuni visti a Madrid li troviamo tutti nella sessione serale: Sinner ha problemi con Kotov in quella sessione, Lehecka, lo stesso è successo a Madvedev: probabilmente non è un caso”.

L’esperto di tennis ha poi proseguito:Riguardo al calendario abbiamo espresso dubbi su Madrid, che non vuol dire basta torneo a Madrid. Forse prima quando era in autunno era meglio, è vero che c’era Amburgo, ma Amburgo non è Madrid. Non mi piace la regola che impone la presenza in otto Masters 1000 per accedere al bonus finale e nel calendario attuale è un po’ fuori luogo. Forse dietro agli infortuni recenti c’è anche l’altura, ma anche nei Challenger ieri tre partite non sono arrivate alla fine. Qualche domanda me la porrei, non è solo un discorso di Madrid ma di logorio fisico, tra l’altro il clima in questa primavera è particolare. La situazione è particolare, non ricordo una moria del genere ma rischiamo di vedere il torneo di Roma senza tanti protagonisti, ammesso anche che ci sia Sinner (la trasmissione è andata in onda prima del forfait di Sinner, ndr)“.

Massimiliano Ambesi lancia una proposta interessante: “Rispetto a quindici anni fa sono cambiati gli strumenti del gioco, il materiale evolve, se prendi la racchetta di quindici giorni fa ti accorgi delle differenze. Servirebbe del tempo per adattarsi della terra, ma come cambi il calendario per dare quelle settimane prima di Montecarlo? Dovresti anticipare i due tornei sul cemento negli Stati Uniti, magari di una decina di giorni e così guadagni uno spazio per adattarsi alla terra, altrimenti dovresti togliere dei Masters 1000 da questo periodo e collocarli altrove, ma emergono altri discorsi di interesse. È complesso cambiare il calendario“.

Il telecronista ha difeso la scelta di Jannik Sinner:Resto dell’opinione che a questi livelli non abbia senso rischiare. Nel momento in cui tu conosci il tuo fisico, hai un risentimento e ti rendi conto che giocando salteresti delle settimane di gioco, per me è giusto che fai un passo indietro. Posso capire che uno giochi le ATP Finals con le stampelle anche perché poi hai due mesi per recuperare, ma se uno a Madrid o Roma si ferma non me la sento di condannarlo perché quello che viene dopo è troppo importante. Altrimenti passa che i giocatori siano dei codardi, ma in questo momento della stagione devi avere la maturità di dire che non puoi andare avanti. Penso che sia legittimo fare un passo indietro quando il tuo fisico non te lo consente, se ci mettiamo a discutere anche su questo è finita. Io condanno Tsitsipas quando ha giocato alle Finals pur sapendo di non poterlo fare, mica condanno Sinner che si è reso conto di non poter giocare al meglio il quarto di finale di Madrid. Possiamo poi discutere che forse era meglio non andare al torneo, ma è un altro discorso. Se uno si tiri indietro non lo considero un torto al sistema, l’integrità fisica viene prima di tutto”.

Altra proposta da valutare con attenzione:Allora cambi il sistema di assegnazione punti, magari i Masters 1000 diventano 1500, alle Finals diventano 2000 e aggiungi qualcosa agli Slam. Va cambiato il sistema che obbliga i giocatori ad andare nei nove mille altrimenti prende lo 0. Se li fai diventare Masters 1500 magari il giocatore è più invogliato ad andarci, ma non puoi obbligarli ad andare. Sinner probabilmente non sarebbe mai andato a Madrid se non ci fosse stato quell’obbligo“.

Un altro passaggio su Sinner:Sinner gioca un torneo alla volta e dice che l’obiettivo è vincere, ma se devi sacrificare Madrid e Roma per vincere a Wimbledon non lo fai? Torniamo al discorso della gerarchia per forza di cose: certo in Italia potranno ricordarti perché vinci a Roma dopo Panatta, ma vinci a Parigi o a Wimbledon la gloria l’hai in tutto il mondo. Faccio fatica a mettere Roma sullo stesso piano di quello che arriverà dopo, Olimpiadi comprese“. E su Nadal: “Il Nadal che ho visto in queste settimane non so come faccia ad affrontare una partita tirata tre set su cinque. Ha fatto tanta fatica al servizio con una seconda debole, deve crescere tanto, ma lui è capace di farlo“.

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