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Scacchi: Gukesh, 17 anni, vince il Torneo dei Candidati 2024 e sfiderà Ding Liren per il titolo mondiale! Va a Tan Zhongyi l’evento femminile

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D Gukesh / FIDE / Michal Walusza

La Storia si è appena compiuta di fronte agli occhi del mondo scacchistico. Dommaraju Gukesh, noto a tutto l’ambiente come D Gukesh, di Chennai, India, vince all’età di 17 anni (che saranno 18 il prossimo 29 maggio) il Torneo dei Candidati 2024. Sarà lui, dunque, a giocare contro Ding Liren il match per il Campionato del Mondo. Diventa il più giovane contendente in assoluto alla corona iridata: stracciato, in tutti i sensi, il record di Garry Kasparov, che di anni ne aveva 21 quando sfidò per la prima volta Anatoly Karpov (fu il match delle 48 partite, terminato d’imperio senza un vincitore dalla FIDE).

Tutti stavano tenendo d’occhio due partite sole partite, nella notte, con le altre due sostanzialmente ignorate visto che valevano solo per quel che non contava più in chiave vittoria. Partendo da queste ultime, e se vogliamo da un lato un po’ comico, Alireza Firouzja e Vidit Gujrathi hanno deciso di farla finita in 3 minuti e 5 secondi: 14 mosse, nota variante patta della Spagnola, ripetizione di posizione e il francese e l’indiano sono usciti dalla sala di gioco senza più farvi ritorno. Al contrario, lodevole la prova di Praggnanandhaa, che batte l’azero Nijat Abasov e chiude a quota 7 facendo pressione sempre più alta su di lui fino a portarlo in un finale di Torri con pedone in più. Finisce in 52 mosse il torneo dell’indiano e dell’azero.

Il tutto mentre, come si diceva, c’erano due partite da tutti osservate: Hikaru Nakamura contro D Gukesh, Fabiano Caruana contro Ian Nepomniachtchi. Nel primo dei due confronti Nakamura, con il Bianco, viene fatto entrare nel Gambetto di Donna Accettato e le prova letteralmente tutte pur di creare problemi a Gukesh. In una situazione nella quale praticamente tutti guardano l’altra scacchiera di rilievo, l’indiano rimane lì, calmo e serafico con la sua concentrazione soltanto sul proprio gioco, conscio del fatto che almeno mezzo punto gli basta per avere almeno la chance di giocare gli spareggi. E quel mezzo punto, alla fine, arriva dopo che, alla 71a mossa, rimangono letteralmente solo i due Re sulla scacchiera e altro non si può fare che siglare l’equa divisione del punto.

Nel frattempo, tra l’italoamericano e il russo, semplicemente, succede di tutto. Furiosamente in cerca di qualche iniziativa originale, Nepo finisce sotto una pressione fortissima di Caruana alla 24a mossa. Fabiano, con il Bianco, resiste anche al problema del tempo che se ne va (finisce con meno di un minuto alla 38a per arrivare ai 30 minuti in più della 40a), ma proprio quando il peggio sembra passato fa qualcosa di apparentemente insensato, mettendo alla 41a il Re in a1 e, in quella posizione, consentendo alla Donna del russo di penetrare sulla seconda traversa. Traduzione: vantaggio buttato nonostante il vantaggio di materiale. Finita? No, perché Nepo, nel cercare di chiudere il Re bianco in un angolo con Cavallo e Donna e sperare in qualche follia di Caruana, si scopre troppo e lascia il pedone f del Bianco pericolosamente ad avanzare. Succede che per due volte il nativo di Miami si ritrovi con la continuazione vincente per le mani, e per due volte questa, anche un po’ per il tempo che lo mette sotto pressione, gli sfugga, assieme alla chance di disputare gli spareggi. Caruana alla fine rimane in un finale di Donne con pedone in più, ma in una posizione notoriamente patta. E tale rimane, dopo 109 mosse, quando l’equa divisione del punto sancisce l’ingresso di Gukesh nell’arena contro Ding Liren, in un tempo che ancora è tutto da verificare.

Classifica finale: Gukesh 9, Nepomniachtchi, Nakamura e Caruana 8,5, Praggnanandhaa 7, Vidit 6, Firouzja 5, Abasov 3,5.

Tan Zhongyi / FIDE / Michal Walusza

Per quanto riguarda il torneo femminile, anch’esso si è concluso, e con l’esito che ormai era atteso da quando si era entrati nell’ultimo turno con Tan Zhongyi in possesso di un punto di vantaggio su Lei Tingjie. Quest’ultima, nel duello cinese a distanza, avrebbe dovuto vincere e sperare nella sconfitta della connazionale, ma succede (quasi) tutto il contrario perché, alla 31a mossa, scopre letteralmente il fianco all’indiana Humpy Koneru, che con il Nero si prende la Torre netta in più e conduce un finale privo di problemi con successo in 62 mosse. Koneru finisce per raggiungere a 7,5 Lei Tingjie, mentre già da tempo ad ogni modo Tan Zhongyi aveva pattato contro l’ucraina Anna Muzychuk, in 36 mosse per ripetizione di posizione, garantendosi così la sfida con Ju Wenjun.

Nel definire le altre posizioni, da rimarcare la spettacolare rimonta di Vaishali Rameshbabu: la sorella di Praggnanandhaa batte anche la russa Kateryna Lagno, commettendo il proverbiale penultimo errore in una partita condizionata al massimo dal fatto che le due si trovano molto presto a corto di tempo: si chiude in 45 mosse e per Vaishali è 2° posto assieme a Koneru e Lei Tingjie. Patta (quasi) senza pathos tra la russa Aleksandra Goryachkina e la bulgara Nurgyul Salimova.

Classifica finale: Tan Zhongyi 9, Koneru, Lei Tingjie e Vaishali 7,5, Goryachkina 7, Lagno 6,5, Salimova e Muzychuk 5,5.

14° TURNO – OPEN

NAKAMURA-GUKESH 0,5-0,5

CARUANA-NEPOMNIACHTCHI 0,5-0,5

FIROUZJA-VIDIT 0,5-0,5

ABASOV-PRAGGNANANDHAA 0-1

14° TURNO – DONNE

MUZYCHUK-TAN ZHONGYI 0,5-0,5

GORYACHKINA-SALIMOVA 0,5-0,5

LEI TINGJIE-KONERU 0-1

LAGNO-VAISHALI 0-1

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