Formula 1

Piola guarda avanti: “A Imola le vere risposte per la Ferrari. Senna è stato più grande di Schumacher”

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Leclerc / Lapresse

Giorgio Piola ha fatto un bilancio del GP di Cina durante la trasmissione dedicata alla F1 sul canale YouTube di OA Sport: “La sorpresa che ho visto è stata l’enorme differenza del calore del pubblico rispetto al passato. Gli altri anni gli spalti erano spesso vuoti e l’atmosfera era fredda, invece quest’anno c’è stata una sorpresa. La F1 ha fatto bene a dedicare quello spazio all’idolo di casa Zhou, che per sua bravura è stato bravo a mettersi in luce. Il pubblico ha omaggiato Hamilton, non avevo mai visto la tribuna piena. Avevo un ricordo negativo della Cina, con il paddock enorme e dove non si vede mai il sole. È stata una piacevolissima sorpresa, la F1 ha fatto bene a tornare in Cina: un mercato importante per l’automobilismo e abbiamo visto quanta passione ci sia in questa Nazione“.

L’esperto di motori si è soffermato anche sul Cavallino Rampante:Dalla Ferrari ci si aspettava di più, la Sprint Race sembrava fatta apposta per mettere in difficoltà la Red Bull che spesso ha faticato in questo format e invece si è trovata benissimo. La Ferrari ha mancato le aspettative, loro stessi si erano mostrati positivi riguardo a questa pista. La tragedia è stata quando hanno montato le gomme dure, il passo gara è stato disastroso, mentre nelle prime gare della stagione c’era stata una tendenza opposta. Il meteo ha inciso, ma mentre gli altri ne hanno tratto vantaggio come la McLaren (Norris non credeva di essere secondo) la Ferrari non ci è riuscita. C’è una quarta sorpresa, ovvero i due anziani che il primo giorno hanno dimostrato che il talento vale quasi più della macchina. Hamilton è stato grandioso, Alonso bravissimo: in una situazione di pista, dove la macchina conta meno, hanno dimostrato di essere bravissimi”

Giorgia Piola ha poi proseguito, parlando anche di alcune novità:Le novità tecniche le ha portate solo una squadra in Cina, la gara sprint non permette di introdurre grosse novità. La Ferrari aveva forse paura di bruciarsi e di non capire la bontà delle novità, hanno poi accorciato i tempi e hanno pensato di introdurre una parte delle novità a Miami e poi una grossa parte ad Imola, dove dovrebbe arrivare la vera risposta della Ferrari. Vedremo se il fondo potrà dare un apporto determinante e speriamo che possa fare meglio“.

Un passaggio sulla Red Bull:Quando la Red Bull ha introdotto un’ulteriore presa nella parte superiore si era detto che la macchina sarebbe stata più efficiente. In Cina faceva freddo, eppure abbiamo visto ricomparire le quattro feritoie nella parte alta del cofano che non dovrebbero essere fantastiche sull’efficienza della monoposto. Magari la Red Bull ha un punto debole sul raffreddamento, magari è un piccolo campanello d’allarme in situazione di caldo o quando non riescono ad andare avanti, loro di solito viaggiano in aria pulita“.

C’è stato un contratto tra Leclerc e Sainz:Io forse penso troppo e sono malizioso. Era una cosa che prima o poi doveva succedere perché questa situazione è nata nel momento in cui a Sainz è stato detto che non ci sarebbe stato il prossimo anno. Non sono più compagni di squadra come accade negli altri team. Perché tutti e due i piloti non possono essere contenti: Leclerc vede andare meglio di Sainz e lui deve dimostrare di essere degno di essere alla pari di Hamilton, Sainz vuole dimostrare che hanno sbagliato a mandarlo via. Non sono sorpreso del fatto che ci siano queste scintille e dovrà essere bravo Vasseur a minimizzare e a portare serenità tra i piloti, ma è ovvio che c’è una rivalità maggiore rispetto ad altre situazioni“.

Tra poco ricorre il trentennale della scomparsa di Ayrton Senna: “Ayrton non era soltanto un pilota, era magico per il suo carattere. Dal punto di vista umano era grandissimo. Quando mi chiedono le classifiche dei piloti di tutti i tempi, che io trovo sbagliate, io dico Hamilton che ha unito le qualità di Prost e Senna, e poi subito dopo dico Senna. Non voglio fare un torto a Michael Schumacher, ma Senna era magico e aveva quel qualcosa in più. Tutti lo adoravano, credo che sia l’unico pilota che ho conosciuto per cui l’appellativo di magico sia calzante“.

VIDEO ANALISI GIORGIO PIOLA

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