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Matteo Berrettini si racconta al TG1: “Mi sono messo in discussione e ho capito di amare ancora il tennis”

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Berrettini / LaPresse

Una vittoria importante. Matteo Berrettini è tornato a sorridere e mai come stavolta si può parlare di liberazione. Dopo due anni molto complicati, il tennista romano è riuscito a prevalere nel massimo circuito internazionale, conquistando il titolo dell’ATP250 di Marrakech (Marocco). Una vittoria ottenuta sulla terra rossa, superficie su cui è cresciuto, ma magari meno adatta alle sue caratteristiche di gioco.

Un risultato frutto di una presa di posizione molto chiara, come ad esempio la fine del sodalizio tecnico con il coach storico Vincenzo Santopadre, per ritrovare i giusti stimoli e ripartire. L’infortunio alla caviglia negli US Open 2023 ha messo a dura prova Matteo. A chiarirlo è stato proprio lui in un’intervista concessa al TG1.

In quel caso ho sentito poca energia nel tornare, ho dovuto fare dei passi indietro e dei cambiamenti. Separarsi da un allenatore dopo 15 anni (Vincenzo Santopadre, ndr) non è stato semplice“, ha rivelato Berrettini. “Sono riuscito a fare la differenza, chiedendomi se fossi disposto ad andare avanti e a competere ad alto livello. Amo il tennis come lo amavo quando ero bambino e la risposta è stata positiva. Giorno per giorno sono riuscito a ricostruire tutti i pezzi“, ha sottolineato il giocatore nostrano.

Il tennista tricolore è stato anche al centro dell’attenzione per la sua relazione (finita) con la soubrette Melissa Satta e gli attacchi mediatici non sono mancati: “A essere attaccato non ero solo io, ma anche la persona che era accanto a me e questa era la cosa che mi faceva più soffrire e mi dava più dispiacere. Per fortuna, sia io che lei siamo riusciti a gestirla perchè abbiamo le spalle larghe, complimenti a lei e a me“, ha concluso.

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