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Ambesi attacca: “Rune è diseducativo. Sinner mai in difficoltà, non può sempre vincere 6-2, 6-2”

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Sinner / IPA Sport

Il successo di Jannik Sinner ai danni del danese Holger Rune è stato analizzato nel nuovo appuntamento quotidiano sul canale YouTube di OA Sport con TennisMania Speciale Monte Carlo Masters, nel quale è stato ospite Massimiliano Ambesi, giornalista di Eurosport.

Sul warning dato a Rune per time violation nelle fasi calde del secondo set: “Se la regola prevede che tu debba servire entro i 25 secondi, la regola va rispettata. Lui sistematicamente era fuori di 2-3 secondi, quindi prende il warning, che ci stava, ma lo doveva prendere già prima. A questo punto c’è una persona che è deputata a far rispettare le regole, c’è un tabellone dove compare questo countdown, che veniva sistematicamente superato. L’arbitro è lì per far rispettare le regole, non esiste l’elasticità di dire ‘Vabbè, è stanco’ – come ho letto in giro – ‘perché ieri ha giocato 5 ore’. Non vuol dire niente. Ogni gioco ha le sue regole, le regole vengono rispettate. Fine. Quindi grande partita, grande giocatore, nessuno lo mette in discussione, ma ci sono delle regole e qualcuno è pagato per farle rispettare. Quindi non c’è neanche da dire ‘La prima volta, tolleranza’. No. La regola dice: tu in 25 secondi devi battere, fine. Perché se no nel momento in cui un gioco non ha più le sue regole non è più un gioco, vale tutto e non ha senso. C’è un tabellone dove compare il countdown, lui era sistematicamente fuori, quindi il pubblico ha iniziato a beccarlo, ma non l’ha beccato alla prima volta, ma alla decima volta, non so se mi spiego. Se la regola c’è. tu la devi rispettare: è questo il concetto, ma vale per questo sport come per qualsiasi altro. A maggior ragione, se un arbitro ti concede di andare sistematicamente contro il regolamento c’è un problema. Sinner ha fatto bene ad un certo punto a manifestare con educazione il suo disappunto, però io credo che se quella regola c’è, debba essere rispettata, se no la si levi e non se ne parla più“.

I tennisti in campo dovrebbero dare l’esempio: “Tu sei in campo anche per dare un esempio, perché vieni visto da tutti, ieri (giovedì, ndr) secondo me è andato anche oltre quello che si è visto oggi (ieri, ndr), nella partita con Dimitrov, che da signore ha incassato, però alla fine è andata come è andata. Io credo che ci siano dei comportamenti di questo ragazzo che sono oltre il limite, fine. Poi può piacere il bad boy, il cattivo, mi sta bene, tu ti comporti così e ti prenderai i tuoi penalty point e probabilmente bisogna essere più severi di quanto lo sia adesso. Ha fatto una sceneggiata per un gesto da lui fatto questo ‘qua, qua’, quello che fosse, è andato a protestare quando giustamente è stato richiamato, ha cercato in qualche modo di falsare la partita in un momento in cui era in oggettiva difficoltà. Sinner ha risentito della situazione, altri probabilmente avrebbero reagito peggio. Secondo me sono mezzucci diseducativi. Dopodiché se tutto vale nello sport, mi sta bene. Rune, per come si comporta in campo non è un esempio da seguire“.

Il bilancio di Ambesi del match odierno di Sinner: “Io oggi non ho mai visto Sinner in difficoltà. Ho sentito il commento televisivo dove si parlava di Sinner in crisi, in affanno, ma l’affanno in che cosa consisteva? Nell’aver visto l’altro che in un paio di occasioni è arrivato al 30 sul suo servizio? Io non l’ho mai visto in difficoltà, dopodiché si è trovato due volte 0-40 e non ha concretizzato. Dimitrov ieri stessa situazione e non ha concretizzato, addirittura in giochi ancora più importanti rispetto a quelli di Jannik odierni. Quando c’è stato da fare break l’ha fatto, in un set e nell’altro. Io non l’ho mai visto in affanno, dopodiché, se pensiamo che un atleta possa vincere sempre 6-2 6-2 con chiunque, non funziona così, ok? Credo che Sinner non abbia offerto il suo miglior gioco in queste tre partite, alla fine comunque le ha vinte con relativo affanno, al di là del risultato di oggi. Basta vedere i punti fatti da Rune sul servizio di Sinner. Io ho un giudizio positivo per quello che ho visto, e non perché debba difendere Sinner a tutti i costi, ci mancherebbe, ma non ho mai avuto la sensazione che la partita fosse persa, mentre ascoltando le telecronache avvertivo una difficoltà immensa, enorme, che non percepivo da fuori vedendo la partita, dopodiché ognuno chiaramente vede le cose a modo suo, ma sinceramente io non ho mai pensato che potesse perdere la partita di oggi. Io credo che lui non abbia mai avuto la percezione di perdere di mano la partita“.

Sul prossimo match di Sinner: “Adesso trova un giocatore che in passato gli dava fastidio, ultimamente meno. Tsitsipas non ha perso neanche un set in questo torneo, arriva in semifinale senza aver perso un set. Io credo che la partita di oggi sia importante perché c’era bisogno di una sfida tirata, in cui magari ad un certo punto il match fosse nell’incertezza. Farà bene in vista della partita di domani, secondo me è importante questo“.

Sulla vittoria di Ruud: “Bella partita, Humbert sta giocando bene devo dire, mi aspettavo che Ruud la portasse a casa comunque in due set, invece quando ha subito il break nel secondo ha rischiato poi di subirne altri di break, quindi ha fatto fatica in quel set. Nel terzo l’altro non ha più gambe quindi si è chiusa, purtroppo il francese ha pagato anche lo sforzo prolungato della partita contro Sonego. Non è scritto che Djokovic vinca facile contro Ruud, anzi sarà una partita veramente dura, perché Ruud non ti regala niente, quindi Djokovic se la deve vincere sul campo, e non è scontato“.

I prossimi match e tornei sulla terra: “Il margine di crescita su questa superficie ce li ha anche Sinner stesso, in realtà mi pare una situazione di partenza più o meno analoga per tutti, nel senso che Djokovic sta cercando di prendere le misure, non hai visto un Sinner sfavillante, eppure le partite le ha portate tutte a casa. A Miami probabilmente quegli incontri, tranne uno, dei primi turni, sono stati affrontati al 70%, magari con avversari, tranne uno, che non conosceva neanche così bene, cioè partite meno preparate. Quando incontri lo Tsitsipas di turno, probabilmente la partita la prepari, sai che la diagonale sul rovescio del greco è quella che ti porterà a vincere l’incontro, sai come affrontarlo, probabilmente poi vedrai una partita tipo semifinale e finale di Miami, cioè io da profano mi faccio questa idea, vedendo le cose da fuori, però dico anche che questo margine di crescita ce l’ha anche lui oggi sulla terra come gli altri“.

Sulle diverse letture delle partite di Sinner: “Una finale sulla terra in un 1000 non l’ha mai giocata, quindi la partita di domani è importante anche per questo, comunque lui mantiene la seconda posizione nel ranking e questo è positivo. Mi colpisce questa narrativa secondo cui se magari fa fatica a breakkare l’avversario per tre o quattro giochi è in difficoltà. Non riesco a capire qual è il ragionamento che si faccia per dare un giocatore in difficoltà che comunque poi tiene il suo servizio senza problemi e quando l’altro fa tanto arriva a 30, non riesco a capire dove si voglia andare a parare. Ed è un problema di narrativa e di racconto di quello che sono le partite di Sinner, io non commento il tennis, commento altro, ci mancherebbe, però noi siamo abituati ad indirizzare determinati discorsi in un certo modo, dietro ad ogni frase detta c’è sempre qualcosa, e francamente ho difficoltà nel capire alcune letture che sento riguardo le partite di Sinner. Limite mio, ci mancherebbe altro“.

Un’ultima considerazione sul comportamento di Rune: “Secondo me ci sono dei sottili limiti che non possono essere superati. Se il tuo atteggiamento in campo è sistematicamente quello, su cinque partite quattro le giochi con sceneggiate di questo tipo, e ripeto, quello che ha fatto ieri con Dimitrov è peggio di quello che ha fatto oggi con Sinner, alla lunga fai passare quello che non deve essere come la normalità, e quando magari senti raccontare che nei campi locali con i ragazzini di otto anni, vedi scene di quel tipo, perché sono state totalmente sdoganate, vuol dire che si pone un problema. Ecco, è questo il concetto. Quello che secondo me è sbagliato è reiterare sistematicamente un comportamento a più riprese, che è alla lunga diseducativo. Anche l’atteggiamento di ieri, insomma, va in bagno, resta un quarto d’ora, torna, sembra menomato, anche lì ci sono delle regole. Forse è arrivato il momento che vengano fatte rispettare in maniera corretta. Io non sto difendendo il pubblico che lo fischia, faccio un discorso che va oltre, perché comunque alla fine determinati atteggiamenti, spesso sopra le righe, quando vengono sdoganati sono considerati la normalità anche dai ragazzini di 7-8 anni. C’erano tanti italiani a Montecarlo che tifavano per Rune, come ieri, quando si è diviso il pubblico, sembrava ci fossero il blocco bulgaro ed il blocco danese, era pieno di italiani che erano lì ad incitare Rune“.

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