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Speed Skating, le azioni dell’Italia femminile sono in crescita nel borsino della disciplina

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Il massimo circuito dello speed skating ha concluso il proprio periodo autunnale, mettendo a referto gli appuntamenti di Obihiro, Pechino, Stavanger e Tomaszow Mazowiecki. Il periodo festivo è il momento migliore per effettuare un bilancio della squadra italiana. Guardando all’ambito femminile, il borsino non è negativo. Anzi, le azioni denotano un’evidente tendenza alla crescita.

Tanto per cominciare, il movimento azzurro ha recuperato Francesca Lollobrigida dopo la pausa maternità che l’ha tenuta lontana dal ghiaccio nel 2022-23. La trentaduenne laziale, due medaglie ai Giochi olimpici di Pechino, ha già dimostrato di non aver particolarmente patito il lungo stop agonistico. Nella mass start disputata in Polonia un paio di settimane orsono si è attesta al quinto posto, venendo superata in volata solo dalle quotate avversarie Irene Schouten, Ivanie Blondin e Mia Manganello, nonché da una puledra rampante quale Marijke Groenewoud.

La navigata pattinatrice italiana si sta (ri)mettendo in moto e può fare idealmente da chioccia a tante connazionali più giovani o meno esperte. Fra di esse, merita di essere citata soprattutto Serena Pergher. La teenager trentina è una specialista delle distanze più brevi, soprattutto dei 500 metri (dei quali non a caso è la Campionessa del Mondo junior in carica), e sta muovendo i primi passi in Coppa del Mondo. Partita dalla “serie cadetta”, si è già guadagnata la promozione in Division A, quella principale, in cui gareggiano tutte le migliori velociste dell’orbe terracqueo.

Speed Skating, le azioni dell’Italia femminile sono in crescita nel borsino della disciplina

A proposito di giovani, non si è ancora vista in Coppa del Mondo quella Laura Peveri che lo scorso anno aveva ben impressionato nelle mass start, attestandosi a ripetizione ai piedi del podio. Il percorso d’avvicinamento alla stagione corrente è stato caratterizzato da qualche intoppo, pertanto si è preferito seguire un approccio più morbido, facendola gareggiare a livello giovanile. Tuttavia, quanto messo in mostra dalla ventiduenne piacentina nel 2022-23 non può essere facilmente dimenticato e rappresenta uno smagliante biglietto da visita in ottica futura.

Il pattinaggio di velocità azzurro al femminile rischia, peraltro, di trovarsi a dover fronteggiare problemi d’abbondanza. Nelle partenze in linea ha cominciato a sgomitare (facendosi subito valere) anche Laura Lorenzato, venticinquenne di origini venete e proveniente dalla rotellistica, ma già avvezza al ghiaccio, poiché da tempo frequenta la realtà olandese.

C’è vita, insomma, anche fra le donne. Il dato più pregnante è rappresentato dal fatto che quasi tutte le pattinatrici italiane di grido siano giovani e ancora tutte da costruire, a dimostrazione di come il domani potrebbe appartenere a loro.

Foto: La Presse

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