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VALZER SINNER! La sinfonia del campione: piegato Medvedev a Vienna dopo una epica Finale

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Signore e signori, un campione. Jannik Sinner (n.4 del mondo) ce l’ha fatta ancora una volta: vittoria nella Finale dell’ATP500 di Vienna (Austria) contro Daniil Medvedev, bissando quanto già fatto a Pechino contro il russo (n.3 del mondo). Una prestazione fantastica dell’altoatesino che ha saputo accettare i momenti difficili di questo incontro, imponendosi dopo oltre tre ore di gioco con il punteggio di 7-6 (6) 4-6 6-3.

Un game che passerà alla storia per il record di 10 tornei vinti in carriera da un italiano, eguagliando Adriano Panatta, e per i 32 punti del quarto game del terzo set durato 20 minuti. Un qualcosa di un’intensità pazzesca. E’ stata quindi la vittoria della classe e della determinazione, il quarto titolo ATP stagionale per Jannik, dopo Montpellier, Toronto e appunto Pechino. Un ottimo viatico in vista di quello che saranno le ATP Finals di Torino.

Nel primo set la tensione regna sovrana e Medvedev la gestisce meglio, sfruttando qualche errore di troppo dell’altoatesino. Sotto 1-3, Sinner ha il merito di rispondere immediatamente, conquistando il contro-break e facendo capire al proprio avversario di esserci mentalmente. Scambi strepitosi da una parte e dall’altra, con Jannik costretto a salvare una palla set nel dodicesimo game. Si va al tie-break e l’italiano va sotto 4-1, ma con un’accelerazione fantastica con il rovescio lungolinea torna in auge. Un’altalena di emozioni che sorride al tennista del Bel Paese (9-7).

Nel secondo set le fatiche della frazione precedente si fanno sentire nelle gambe dell’italiano, che va sotto di due break, ma di puro orgoglio conquista il parziale contro-break, avendo ancora la chance di ricostruire la frazione. Medvedev non trema e sul 6-4 archivia il parziale.

Nel terzo set autentici fuochi d’artificio, con chance break da una parte e dall’altra. Si assiste a un quarto game durato 20′ in cui accade di tutto: vincenti pazzeschi ed errori gratuiti dovuti alla tensione. In questa sfida di nervi ne esce vincitore Sinner, ma Jannik paga dazio nel gioco successivo, subendo il contro-break. Il rovescio lungolinea però è l’arma dell’altoatesino e nuovo break nel sesto game, non sfruttando una palla match nell’ottavo game, cancellando due chance del contro-break al russo e chiudendo sul 6-3.

Leggendo le statistiche, da registrare il 73% di prime di servizio in campo dell’azzurro, da cui ha ottenuto il 64% dei punti, mentre con la seconda il 50%. Da archiviare 36 vincenti e 22 errori gratuiti. Alla fine della fiera Sinner ha concluso con 128 punti ottenuti rispetto ai 122 del russo, conquistando 36 punti rispetto ai 23 del moscovita negli scambi oltre i 9 colpi.

Foto: © e-motion/Bildagentur Zolles KG/Martin Steiger

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