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Ranking ATP: Jannik Sinner ha battuto tutti i top10 attuali, tranne due

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Pian piano, Jannik Sinner sta scrivendo anche lui un pezzo importante di storia del tennis. Italiano innanzitutto, e oramai è prossima anche la parte mondiale della questione. Del resto, il numero 4 del ranking ATP parla per lui. Anche il confronto con gli altri top ten sta pian piano cominciando a diventare più roseo, dopo anni di difficoltà contro i giocatori di tale categoria. Andiamo a scoprire nel dettaglio i record contro coloro che vi si trovano (verranno elencati secondo la classifica che vedremo da domani, saltando ovviamente lo stesso Sinner che, ovviamente, è privo di dono dell’ubiquità anche a distanza ravvicinata).

NOVAK DJOKOVIC 0-3
Con il serbo ancora non c’è stato verso di trovare la vittoria. Primo confronto a Montecarlo 2021: 6-4 6-2 a sfavore. Sfiorato il successo a Wimbledon 2022, nei quarti: 5-7 2-6 6-3 6-2 6-2 a favore di Djokovic, uscito dal campo dopo il secondo parziale e tornato per non concedere più chance. Ancora ai Championships, ma in semifinale, tre set diversi, 6-3 6-4 7-6(4) a favore dell’attuale numero 1 mondiale, con l’azzurro che non vide così lontana la chance di portarlo al quarto parziale.

CARLOS ALCARAZ 4-3
Forse il confronto diretto più noto. In realtà sarebbe 4-4, ma l’ATP non conta i Challenger (e Alcaraz vinse ad Alicante nel 2019, con Sinner che veniva da una lunghissima striscia vincente). A Parigi-Bercy, nel 2021 (e con una vergognosa collocazione di campo già per allora) fu 7-6(1) 7-5 a favore del murciano, che Jannik restituì a Wimbledon 2022 sul Centre Court in quattro parziali, negli ottavi. Altra vittoria in tre set, ma con gli ultimi due finiti 6-1 6-1, nella finale ad Umago, e l’ATP 250 croato è ancora l’unico in versione ultimo atto tra i due. Celeberrimo il quarto degli US Open 2022 vinto dallo spagnolo in cinque set con match point mancato nel quarto dall’italiano. Altro successo di Alcaraz in semifinale a Indian Wells, poi solo Sinner: prima la rimonta a Miami, poi il netto 7-6(4) 6-1 a Pechino. Sempre al penultimo atto.

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DANIIL MEDVEDEV 2-6
Questo testa a testa sta decisamente girandosi nelle ultime settimane. Prima Medvedev pareva, per Jannik, un rebus irrisolvibile in qualsiasi ranking e per qualsiasi ragione: è passata tanta strada dall’1-6 6-1 6-2 di Marsiglia 2020 (2° turno, replicato più nettamente dai quarti del 2021). Altre vittorie del russo alle ATP Finals 2021 di Torino (ma Sinner andò vicinissimo a ottenerla) e nei quarti a Vienna del 2022. Poi, nel 2023, solo finali: rimonta del numero 3 attuale a Rotterdam, successo in due ancora suo a Miami, quindi le vittorie di Jannik a Pechino e Vienna.

ANDREY RUBLEV 4-2
Detto in altri termini: o Sinner si ritira, o Rublev con lui non vince. A Vienna 2020 la partita di secondo turno non durò neanche dieci minuti e tre game, al Roland Garros 2022 un ginocchio ribelle mise KO l’italiano dopo due parziali e poco più (e un primo da 6-1 che è tra le cose più belle di quell’anno). Per il resto solo vittorie italiane, quasi sempre in due set (quarti Barcellona 2021, ottavi Miami 2023 e semifinale Vienna 2023). Fa eccezione Montecarlo 2022, dove a un 5-7 di Rublev seguì un passaggio col rullo di Jannik in formato 6-1 6-3.

STEFANOS TSITSIPAS 2-5
Il greco fu, letteralmente, l’uomo del benvenuto al top per Sinner. A Roma 2019, infatti, ne fu subito avversario: si parla di una versione di Jannik che stava entrando nei primi 300 del ranking mondiale. L’anno dopo, in un Foro Italico privo di spettatori e settembrino, 6-1 6-7(9) 6-2 a favore dell’altoatesino, ma dopo furono tutte gioie elleniche: doppio 6-3 a Barcellona, i tre micidiali set di Tsitsipas nei quarti degli Australian Open 2022 (l’ultimo torneo dell’azzurro con Riccardo Piatti), il 7-6(5) 6-2 di Roma con l’anca galeotta e i cinque parziali degli ultimi ottavi di Melbourne. Poi è arrivato il secondo turno di Rotterdam, un 6-4 6-3 da svolta di tante cose.

HOLGER RUNE 0-2
Con il danese le cose sono partite in modo, per così dire, curioso: a Sofia, infatti, la semifinale del 250 bulgaro vide Rune prevalere approfittando di una scivolata di Sinner, che fu poco dopo costretto al ritiro prima di poter completare il terzo set. A Montecarlo, invece, quest’anno in piena esaltazione da atteggiamenti perlomeno rivedibili il danese riuscì a sfidare tutto il pubblico schierato per Jannik e il giocatore stesso, riuscendo infine a portare a casa il penultimo atto in serata per 1-6 7-5 7-5.

CASPER RUUD 2-0
I due non si affrontano da tempo, e sarebbe interessante scoprire cos’accadrebbe sul rosso (favorevole a Ruud). Intanto gli unici due confronti sono quelli di Vienna: primo turno del 2020 e quarti del 2021. In entrambi i casi vittoria di Sinner in due set, poi per i due traiettorie decisamente lontane.

ALEXANDER ZVEREV 1-4
Paradossale a metà, la storia con il tedesco: Sinner vinse con lui il primo grande match della sua carriera, l’ottavo del Roland Garros 2020 dopo il quale Zverev si trincerò dietro ogni possibile cosa pur di spiegare la propria sconfitta. Sta di fatto che con Jannik non ha perso più: vittoria in semifinale a Colonia 2 (tra i tanti tornei temporanei del tempo di Covid) e i due fatali ottavi agli US Open 2021 e 2023, intervallati da un quarto di Montecarlo 2022 sfuggito per pochissimi dettagli.

TAYLOR FRITZ 1-1
Solo Indian Wells li ha visti uno contro l’altro. Nel primo caso, quello di un 2021 d’ottobre perché il Covid ancora qualche strascico lo lasciava, Fritz vinse agli ottavi con un netto 6-4 6-3. L’anno dopo avrebbe vinto il torneo su Nadal menomato, nel 2023 fu però fermato da Sinner, che nei quarti gli recapitò un 6-4 4-6 6-4 d’altissima qualità.

In generale, Sinner ha accumulato 17 vittorie contro top ten in carica: tre per ciascun anno nel 2020, 2021 e 2022 e sette nel 2023. Il bilancio qui sopra riportato, invece, fa segnare un 16-26. Il conteggio generale attuale è Il primo che ha sconfitto è stato il belga David Goffin a Rotterdam prima dello stop per pandemia di Covid-19, ed è curioso notare come quasi tutti i successivi siano presenti in questa lista allo stato attuale delle cose. Nel complesso ha affrontato 29 giocatori passati per la top ten nell’arco della loro carriera fino a questo momento.

Foto: LaPresse

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