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Pagelle Italia-Brasile 2-3 volley: Romanò e Balaso insufficienti, Sanguinetti e Lavia calano alla distanza

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PAGELLE ITALIA-BRASILE 2-3 VOLLEY 

Simone Giannelli, 6,5: per tre set gioca su livelli sontuosi, poi cala nel quarto e viene richiamato in panchina per rifiatare. In generale riesce sovente a sopperire ad una ricezione altalenante con delle giocate da campione. Non si tira indietro neanche se serve fare il punto in prima persona. Non è stato il miglior Giannelli in questo Preolimpico, tuttavia si è comunque mantenuto su standard molto elevati.

Yuri Romanò, 5: un Preolimpico da dimenticare. Anche oggi non ha mai trovato continuità in attacco, sbagliando tantissimo anche al servizio. De Giorgi ha provato ad inserire Bovolenta, ma oggi la sostituzione non ha sortito gli effetti sperati.

Daniele Lavia, 6,5: uno degli ultimi ad arrendersi. Si conferma il principale terminale di questa Italia. Fisicamente si vede che è al limite, infatti va in calando nell’arco della partita. Può fare di più in battuta ed a muro.

Alessandro Michieletto, 6,5: troppo altalenante, come per tutta l’estate. Ha dei momenti in cui si infiamma e regala spettacolo, come nel terzo set quando ha infilato ben 4 ace consecutivi. In altri invece tende a spegnersi, faticando molto soprattutto in attacco. Questo ragazzo sembra un veterano, ha già vinto tantissimo, ma compirà appena 22 anni a dicembre. Dunque la speranza è che il meglio non si sia ancora visto.

Giovanni Sanguinetti, 6: per tre set è il migliore in campo, un vero e proprio martello pneumatico con i primi tempi serviti da Giannelli, ma anche in battuta crea apprensione alla ricezione brasiliana. Poi, dopo un muro incassato nel quarto parziale, sparisce letteralmente dal campo e non riesce più ad incidere.

Gianluca Galassi, 6: chiamato in causa meno del solito in attacco, sa farsi trovare pronto ed anche a muro non manca il suo contributo (3). Con la battuta flottante limita gli errori al servizio.

Fabio Balaso, 5: tanta, troppa fatica in ricezione, tanto che De Giorgi lo sostituisce con Scanferla. Nel quinto set non riesce a garantire difese di qualità.

Alessandro Bovolenta, 6: sufficienza di incoraggiamento. Non si può chiedere la luna ad un ragazzo di 19 anni che a questi livelli non ha nessuna esperienza. Meno incisivo rispetto al match con Cuba, De Giorgi lo richiama in panchina nel tie-break decisivo. Ma arriverà il suo momento.

Riccardo Sbertoli, 6,5: quando è entrato dalla panchina, ha quasi sempre lasciato il segno con la sua battuta. Nel quarto set è stato gettato nella mischia quando la nave stava imbarcando acqua da tutte le parti: impossibile fare di più.

Foto: FIVB

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