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WTA Ningbo 2023, debutto felice per Lucia Bronzetti: battuta Jil Teichmann in due set

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Esordio vincente per Lucia Bronzetti al WTA 250 di Ningbo. Sul cemento cinese, l’italiana classe 1998 (n.60 del ranking) mostra grande lucidità nei momenti chiave del match contro la svizzera Jil Teichmann (n.141 WTA) e si impone per 7-6(6) 6-4 al termine di una battaglia durata due ore e 21 minuti. Ora agli ottavi di finale la nostra portacolori dovrà vedersela con la vincente della sfida tra l’ucraina Kateryna Baindl e la cinese Yue Yuan.

Bronzetti comincia con più grinta e determinazione e in breve tempo si porta sul 4-1 con un break di vantaggio (ottenuto nel secondo game). Teichmann però non ci sta e reagisce: la svizzera prima torna in parità sul 4-4 e poi riesce addirittura a conquistare il break che vale il 5-4. La classe 1997 si avvicina dunque alla vittoria del primo set, ma nel decimo game Bronzetti agguanta il 5-5 con un altro break. Si prosegue senza altri scossoni e si arriva così al tie-break, dove continua ad esserci grande equilibrio. Alla fine a spuntarla è l’italiana, che chiude al secondo set point per 8-6. 

In apertura di secondo parziale i servizi diventano ancora più un peso e nei primi sei game ci sono due break per parte. Sul punteggio di 3-3 Bronzetti riesce nuovamente a strappare la battuta alla sua avversaria e poi nel game successivo tiene la battuta, salendo sul 5-3. A questo punto Teichmann prova a rientrare in extremis, ma il suo tentativo di rimonta termina sul 5-4 0-30, poi Bronzetti cambia marcia e va a vincere il match per 6-4 al secondo match point. 

STATISTICHE – A fine partita sono 5 su 8 le palle break convertite dall’italiana contro le 4 su 7 trasformate dalla svizzera. La nostra portacolori fa peggio della sua avversaria con la prima (53% dei punti vinti contro il 54% di Teichmann), ma meglio con la seconda (55% dei punti conquistati contro il 52% della svizzera). Le statistiche comunque sono molto equilibrate (come ad esempio anche i 78 punti vinti da Bronzetti contro i 77 ottenuti da Teichmann), e questo significa che ciò che ha fatto la differenza è stata la maggior lucidità di Bronzetti nei momenti chiave.

Foto: LaPresse

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