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Perché la FIGC vuole fare causa a Mancini? La decisione di Gravina dopo le dimissioni

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Un matrimonio finito con gli stracci che volano per l’aria. Si è chiuso in questo modo il rapporto tra la Nazionale e Roberto Mancini, l’artefice della vittoria agli Europei du due anni fa ma, dalla mancata qualificazione al Mondiale, con un amore distruttosi, e nemmeno tanto lentamente, fino ad arrivare alle dimissioni via PEC di un mese e mezzo fa. E proprio per questo, la FIGC sta pensando a fare causa al nuovo commissario tecnico dell’Arabia Saudita. 

Ho informato il consiglio di tutto quanto successo ad agosto in termini di recesso immediato dal contratto con la presentazione delle dimissioni – ha affermato Gabriele Gravina ai microfoni di Sky dopo il Consiglio Federale – Il consiglio ha deliberato di poter dare mandato a un professionista per avere un parere tecnico legale e capire che opportunità ci possano essere su un’ipotesi di richiesta di risarcimento. Il tema tornerà all’attenzione del consiglio dopo il parere di un professionista”.

C’è da sottolineare come, al momento, la FIGC sia solo in missione esplorativa per capire se esistono i margini per citare in giudizio Mancini, che poco dopo ha accettato l’incarico della federazione araba. La partita si giocherà probabilmente sulla nomina del tecnico jesino a coordinatore di Under 20 ed under 21, carica affidata pochi giorni prima delle dimissioni.

Una separazione che non è stata ancora digerita; sicuramente dalla FIGC e da Gravina stesso, che vuole ‘farla pagare’ al proprio ex selezionatore, incontrato poco fa alla presentazione della Ryder Cup e con cui si è appena salutato.

Foto. Lapresse

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