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Equitazione, Marco Porro: “Nell’Europeo di Milano abbiamo pagato dazio a inesperienza e sfortuna. Onore agli avversari”

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Gli Europei 2023 di salto a ostacoli tenutisi a Milano sono ufficialmente finiti. La gara a squadre e quella individuale hanno emesso i loro verdetti.

Esiti, in particolare quello a squadre, che non possono soddisfare la squadra italiana che, giocando in casa, andava a caccia di uno dei tre pass olimpici in palio, ottenuti alla fine da Austria, Spagna e Svizzera.

A tal proposito, provando a fotografare la situazione, il commissario tecnico della rappresentativa tricolore Marco Porro, al sito ufficiale della FISE, si è così espresso: “In questo Europeo avevamo due cavalieri, sebbene esperti, esordienti nel Campionato continentale: Emanuele Camilli e Giampiero Garofalo. Avevamo un cavallo che non aveva ancora mai saltato a questi livelli (Highlight W, il cavallo di Zorzi, ndr) e il numero 22 al mondo (Gaudiano ndr), con un cavallo certamente un po’ ‘difficile’. Quella schierata era la migliore squadra che avremmo potuto schierare in questo momento, in cui diversi cavalli e diversi cavalieri sono rimasti, purtroppo, bloccati in infermeria per infortuni, anche se già in recupero”.

Porro ha poi specificato: “Tutti i nostri cavalli, a differenza delle altre squadre, erano debuttanti in un campionato internazionale. Odense è un cavallo eccezionale, che abbiamo deciso di risparmiare e non fare partire nella finale individuale visto il 17° posto individuale provvisorio, ma ha solo 9 anni ed è la prima volta che si misura su percorsi di questa entità. Nonostante questo, ha dato un grande riscontro conquistando la finale individuale. Il nove anni belga sotto la sella di Camilli ha preso parte in questa stagione in pratica solo ai cinque stelle di Sopot e Falsterbo…poi Milano. Crack Balou – lo sappiamo – è un cavallo difficile, capace di fare l’impresa, ma sulle tre giornate di gara abbiamo visto che ha presentato delle difficoltà. Gaudiano è un grande agonista e sono certo che ritroverà in poco tempo il giusto feeling con il suo compagno di gara. Ha retto bene i tre giorni di gara Higlight W, al quale di sicuro manca l’esperienza in questa tipologia di gare, ma che ha potuto contare sull’esperienza di un grande cavaliere come Alberto Zorzi. Non dimentichiamo, poi, che Giampiero (Garofalo ndr) da quest’anno è entrato in campo come quarto binomio della squadra italiana”.  

L’onore agli avversari: “I tracciati disegnati dall’abilissimo Uliano Vezzani erano veramente tecnici, ma non dobbiamo trovare delle scuse. È questa, purtroppo, la fotografia della situazione che stiamo attraversando in questo momento. Le altre squadre hanno meritato il risultato che hanno ottenuto. Noi abbiamo tenuto bene nelle prime due giornate e ieri, purtroppo, nella terza siamo calati; un po’ per alcuni errori, un po’ perché alcuni cavalli hanno sentito il Campionato. Si vince e si perde tutti insieme, ma dobbiamo essere sportivi e riconoscere che gli altri hanno fatto meglio di noi. Il problema è che dobbiamo fare i conti con i cavalli che abbiamo a disposizione in questo momento. Non abbiamo potuto utilizzare cavalieri e amazzoni altrettanto eccezionali, che non elenco ma che tutti conosciamo, per la mancanza di soggetti in grado di saltare un Campionato d’Europa. Abbiamo pochi cavalli a disposizione e abbiamo cercato di gestire al meglio quelli che su cui possiamo contare oggi e per i prossimi appuntamenti”

Infine, la voglia di ripartire: “Gaudiano, Camilli, Zorzi e Garofalo si sono messi a disposizione per la squadra, – ma anche Turturiello a titolo individuale – sono andati in campo, hanno lottato con i denti e per questo io sono assolutamente soddisfatto di loro, perché sono riusciti a raggiungere la finale a squadre, che purtroppo è andata storta, ma a loro deve essere rivolto il nostro ringraziamento”.

Foto: Pier Colombo

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