Ciclismo

Cos’è successo a Filippo Ganna agli Europei? Perché non ha potuto lottare per la vittoria

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Una gara da archiviare e mettere alle spalle il prima possibile. Questa è stata la prova in linea degli Europei di ciclismo su strada per la nazionale italiana uomini elite ed in particolare per Filippo Ganna. Su un percorso spettacolare ma che non presentava particolari difficoltà, ci si è messa la sfortuna a tirare gli azzurri fuori dai giochi.

Che non tirasse una buona aria lo si era potuto capire già in una fase ancora iniziale della corsa quando, a 116 km dal traguardo, una caduta a centro gruppo ha coinvolto ben tre maglie azzurre. A terra Filippo Ganna, Andrea Pasqualon e Matteo Sobrero, mentre almeno altri due italiani sono riusciti a “salvarsi” sull’erba a bordo strada.

Nessuna conseguenza troppo grave per i componenti del team del CT Bennati, che si sono messi dunque all’inseguimento per riportarsi su un gruppo che non aveva ancora inserito le marce più alte. Nelle fasi calde della corsa l’Italia c’è, sta davanti e prova anche ad attaccare con Matteo Trentin mentre Ganna sembra tenere senza sforzo sugli strappi.

Poi l’ennesimo colpo di sfortuna: nel momento clou della corsa, quando Laporte attacca con Kooij, Filippo Ganna finisce di nuovo a terra. Stavolta la caduta è causata dal tedesco Kim Heiduk, che perde il controllo della bici e colpisce diversi atleti in gruppo. Il verbanese si rialza e riparte ancora, ma ormai la corsa è esplosa.

Gli altri azzurri attendono il capitano e si lanciano in un lunghissimo ed infruttuoso inseguimento, che non li porterà mai a meno di 30” dalla testa della corsa. Come detto, una gara da archiviare. L’impressione è che Ganna ne avesse per provare a giocarsela, ma ovviamente non avremo mai la controprova. Ci saranno altre occasioni.

Foto: Photo LiveMedia/Luca Tedeschi

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