Calcio

Come si è comportato Luciano Spalletti al debutto con la Nazionale? Tra formazione titolare, cambi e supporto dalla panchina

Pubblicato

il

Inizia con un amaro pareggio a Skojpe l’avventura di Luciano Spalletti sulla panchina dell’Italia. La Macedonia del Nord trova nei minuti finali il gol dell’1-1 che blocca gli azzurri a quattro punti dopo tre partite e rendendo la partita con l’Ucraina quasi da dentro e fuori. Ma come si è comportata la squadra azzurra nel primo impegno di questo nuovo corso?

Si è già vista un po’ della mano del mister di Certaldo nell’approccio tattico a questa partita. Soprattutto da Giovanni Di Lorenzo, che conosce alla perfezione quello che vuole l’allenatore che lo ha portato ad alzare lo scudetto; quando può entra in mezzo al campo, agendo quasi da mezzala ed offrendo un palleggiatore in più. Ma in pochi giorni non si potevano chiedere troppi miracoli.

Ed è così che è venuta fuori un po’ di quell’Italia che abbiamo visto nell’ultimo anno, quasi spaurita e troppo rispettosa dell’avversario. Soprattutto dopo il gol dell’1-0, l’undici di Spalletti si è abbassato in maniera assai pericolosa per difendere un vantaggio poi sfumato a pochi minuti dal novantesimo.

Erano pochi i nodi da sciogliere per il 4-3-3 scelto dal mister toscano. Al centro della difesa è stato Mancini il prescelto per affiancare Bastoni: una prova lucida per lui, rovinata però dal problema muscolare che lo ha messo fuori gioco. Sufficiente anche la prestazione in mezzo al campo di Bryan Cristante, più di lotta che di governo, mentre Politano a destra ha combattuto più con il campo che con gli avversari.

Al suo posto Zaniolo nel secondo tempo, ma il calciatore dell’Aston Villa non incide, bloccato nella sua costante voglia di spaccare il mondo con il mondo che, però, resta intatto. Incolore anche la prova di Zaccagni a sinistra, mentre Immobile, autore del gol del pari, ha lasciato intravedere le capacità che potrebbero ridargli nuova linfa in Nazionale. Gigio Donnarumma si porta sulla coscienza il gol del pari; non è la prima volta che compie qualche errore, ma chissà se la sua titolarità sia incondizionata.  Ora è già tempo di pensare all’Ucraina, sfida da dentro o fuori. Spalletti ha lasciato intendere che farà qualche rotazione martedì sera, per poter conquistare i tre punti a Milano.

Foto: LaPresse

Exit mobile version