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Atletica, Andy Diaz vince la Diamond League nel salto triplo! Coleman batte Lyles sui 100 metri

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Prima giornata che va in archivio in maniera trionfale per l’Italia alle Finali della Diamond League 2023 di atletica leggera in quel di Eugene (Oregon, Stati Uniti). Andy Diaz ha infatti regalato al Bel Paese il terzo “diamantone” della storia, dopo le due affermazioni di Gianmarco Tamberi a Zurigo (2021 e 2022), trionfando nella gara di salto triplo con 17.43 in attesa di poter rappresentare i colori azzurri anche nei grandi eventi con in palio le medaglie a partire dai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Degno di nota anche il quarto posto di Dariya Derkach con il personale, mentre Roberta Bruni non si è ripetuta sui livelli di Chiari nel salto con l’asta.

RISULTATI FINALI DIAMOND LEAGUE A EUGENE

TIRO DEL GIAVELLOTTO (FEMMINILE) – Trionfa la giapponese Haruka Kitaguchi con i 63.78 metri del secondo tentativo davanti alla neozelandese Tori Peeters con 61.30 e all’australiana Mackenzie Little con 61.24.

SALTO IN ALTO (MASCHILE) – Gara di alto livello, nonostante le assenze di Tamberi e Barshim, con il sud coreano Sanghyeok Woo che vince con 2.35 al terzo tentativo eguagliando il primato nazionale. Sul podio anche il polacco Norbert Kobielski, secondo a 2.33 con un miglioramento di 5 cm del personale, e l’americano JuVaughn Harrison, terzo con 2.33 all’ultima prova.

SALTO TRIPLO (MASCHILE) – Dopo aver dovuto rinunciare al Mondiale di Budapest, l’azzurro Andy Diaz non sbaglia la gara più importante della sua stagione e vince la Diamond League grazie ad un primo balzo fantastico da 17.43 metri con vento nullo. Degno di nota anche un ottimo 17.27 al quinto salto, misura superiore a quella del secondo classificato Hugues Fabrice Zango (Burkina Faso), che ha ottenuto un 17.25 nella penultima serie. Sotto i 17 metri gli altri partecipanti, con lo statunitense Donald Scott terzo a 16.84.

400 OSTACOLI (MASCHILE) – Splendido testa a testa tra Karsten Warholm e Rai Benjamin che si decide per 14 centesimi in favore dell’americano, capace di stampare uno stellare 46″39 valevole come miglior prestazione mondiale dell’anno e record della manifestazione. Terzo in 47″31 Kyron McMaster, portacolori delle Isole Vergini Britanniche.

400 METRI (MASCHILE) – Gara equilibrata e spettacolare che vede il successo del fuoriclasse grenadino Kirani James in 44″30 (record personale stagionale) davanti ai padroni di casa Quincy Hall e Vernon Norwood, rispettivamente secondo e terzo in 44″44 e 44″61.

TIRO DEL GIAVELLOTTO (MASCHILE) – Sfida sul filo dei centimetri per la vittoria fra tre protagonisti, ma alla fine è il ceco Jakub Vadlejch a spuntarla con gli 84.24 metri messi a referto all’ultimo tentativo. Sul podio l’indiano Neeraj Chopra con 83.80 ed il finlandese Oliver Helander con 83.74 metri.

SALTO CON L’ASTA (FEMMINILE) – Primo diamante della carriera per la beniamina locale Katie Moon, che ha la meglio sulla slovena Tina Sutej (4.81) saltando al primo tentativo 4.86 metri. Terzo gradino del podio per l’americana Sandi Morris con 4.71 alla prima prova, mentre la primatista italiana Roberta Bruni è sesta (ultima) con 4.56 superati al terzo tentativo senza riuscire a saltare i 4.71.

3000 SIEPI (FEMMINILE) – La bahrainiana Winfred Mutile Yavi batte in volata la keniana Beatrice Chepkoech con una prestazione magnifica, tagliando il traguardo in 8’50″66 e firmando in un colpo solo il nuovo record asiatico, il primato del meeting e la miglior prestazione mondiale dell’anno. Terza l’altra keniana Faith Cherotich.

SALTO TRIPLO (FEMMINILE) – La fenomenale venezuelana Yulimar Rojas torna a volare e firma la miglior prestazione globale stagionale, atterrando a 15.35 metri (con 1.2 m/s di vento favorevole) e superando così nella quinta serie la giamaicana Shanieka Ricketts, ottima seconda alla fine con il nuovo personale a 15.03. Quarta piazza di prestigio per l’azzurra Dariya Derkach, protagonista di una bellissima progressione (14.27, 14.23, nullo, 14.36 e nullo) fino all’exploit conclusivo da 14.52 metri (+0.8 m/s) che le permette di ritoccare di 5 cm il personale chiudendo a 9 cm dal terzo posto di Kimberly Williams.

1500 METRI (FEMMINILE) – Dominio assoluto per la fenomenale keniana Faith Kipyegon, che regala grande spettacolo in Oregon vincendo il diamantone e arrivando abbastanza vicina al suo record del mondo con uno scintillante 3’50″72. Seconda l’etiope Diribe Welteji con il personale in 3’53″93 davanti alla britannica Laura Muir in 3’55″16.

100 METRI (MASCHILE) – Una delle competizioni più entusiasmanti di giornata, con i primi quattro racchiusi in meno di cinque centesimi e tutti capaci di scendere sotto i 9″90 con vento sostanzialmente nullo. Doppietta USA con la vittoria di Christian Coleman in 9″83 (world lead eguagliata) davanti a Noah Lyles (9″85). Stesso crono in terza piazza per il keniano Ferdinand Omanyala, quarto il giamaicano Kishane Thompson in 9″87.

GETTO DEL PESO (FEMMINILE) – Spallata impressionante e netta vittoria per l’americana Chase Ealey, che trova un fantastico 20.76 al terzo lancio stabilendo il nuovo record nazionale e la world lead del 2023. Seconda la canadese Sarah Mitton con 19.94 e terza la portoghese Auriol Dongmo con 19.92.

3000 SIEPI (MASCHILE) – Successo abbastanza netto del keniano Simon Koech in 8’06″26 davanti all’etiope Samuel Firewu in 8’10″74 e al neozelandese George Beamish in 8’14″01.

100 METRI (FEMMINILE) – La giamaicana Shericka Jackson domina la scena sulla distanza più breve del programma e conquista il successo nelle Finali di Eugene in 10″70 con 0.8 m/s di vento alle spalle, bruciando sul traguardo l’ivoriana Marie-Josée Ta Lou (10″75) e la connazionale caraibica Elaine Thompson-Herah (10″79). Solo quarta la fuoriclasse statunitense Sha’Carri Richardson in 10″80.

MIGLIO (MASCHILE) – Chiusura di giornata con il botto, grazie all’entusiasmante sfida tra Jakob Ingebrigtsen e Yared Nuguse per il successo. Il norvegese prevale sul filo di lana con un tempo mostruoso (3’43″73), sfiorando il record del mondo e timbrando il primato europeo, mentre lo statunitense taglia il traguardo in 3’43″97 con il nuovo record continentale americano.

Foto: Grana/FIDAL

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