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ATP Cincinnati 2023, Matteo Berrettini esce di scena al primo turno: vince Auger-Aliassime in tre set

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Giornata negativa per Matteo Berrettini a Cincinnati. Il romano (n.38 del ranking) è stato sconfitto dal canadese Felix Auger-Aliassime (n.14 del ranking) con il punteggio di 4-6 6-2 6-3 in 2 ore e 20 minuti di partita. Un match ritardato dalla pioggia e interrotto dall’intervento di Giove Pluvio all’inizio del terzo set nel quale il canadese, la cui ultima vittoria risaliva a fine maggio, ha interrotto la serie di sconfitte consecutive, mettendo in mostra un tennis dal secondo parziale convincente. Di contro, Matteo si è un po’ spento dopo aver vinto la prima frazione. Un passo indietro chiaro quello del classe ’96 del Bel Paese. E’ quindi Auger-Aliassime a proseguire nel percorso e ad affrontare nel secondo turno il francese Adrian Mannarino.

Nel primo set Berrettini è decisamente più convincente. Matteo si costruisce una chance “break” nel terzo gioco e concretizza il tutto nel quinto. Tanti errori da parte di Auger-Aliassime, mentre il romano è diligente nel suo modo di interpretare la partita. Ci si avvia alla fase conclusiva della frazione e nel decimo game qualcosa inizia a cambiare, anche se Matteo è abile comunque a salvarsi con il servizio, annullando due palle del contro-break e a chiudere sul 6-4.

Nel secondo set si assiste a un match diverso: da un lato la crescita del canadese è evidente e dall’altro c’è il calo di Berrettini. Un qualcosa che si riflette nel quarto game, quando l’azzurro perde malamente il servizio. Il nostro portacolori tenta una reazione nel settimo gioco, ma la chance del contro-break non si concretizza. Il nativo di Montreal, invece, conquista il secondo break nel gioco successivo e vince la frazione 6-2.

Nel terzo set la pioggia arriva nelle prime fasi, ma questa non va ad alterare lo spartito. Nei fatti, l’inerzia del confronto è tutta nelle mani di Auger-Aliassime, più preciso al servizio e più abile in risposta. Il break in suo favore si tramuta in realtà su un doppio fallo di Matteo e nei fatti la partita finisce lì. Cala il sipario sul 6-3 e per il romano l’amarezza è tanta.

Dando uno sguardo alle statistiche, i 9 ace del canadese rispetto ai 3 di Matteo sono un dato importante nell’economia del confronto in cui l’83% dei punti vinti dal nordamericano con la prima in battuta è stato il fattore discriminante.

Foto: LaPresse

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