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Atletica, Warholm graziato perché il ricorso dell’Italia…é arrivato in ritardo!

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Karsten Warholm andava squalificato nella semifinale dei 400 ostacoli ai Mondiali di Budapest? La risposta è sì. Tutto questo, però, non accadrà ed il campione olimpico e detentore del record del mondo sarà regolarmente ai blocchi di partenza per conquistare una quasi certa medaglia d’oro.

Come è possibile, però, che un atleta che andava squalificato sarà comunque presente in gara? Andiamo con ordine e analizziamo tutto quello che è successo, partendo proprio dalla semifinale del norvegese. Warholm ha chiaramente superato il secondo ostacolo in maniera irregolare, passando con la gamba sinistra all’esterno e al di sotto dei 91,4 centimetri regolamentari. Dunque un’azione assolutamente da squalifica.

Le immagini sono abbastanza chiare, come mostra il video qui sotto e dunque Warholm andava squalificato. Ecco che entra in gioco, però, l’Italia, perchè, con la eventuale esclusione del campione olimpico, sarebbe rientrato in finale Alessandro Sibilio, promosso in quarta piazza, beneficiando del secondo ripescaggio per la finale.

 

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World Athletics ha rigettato il ricorso dell’Italia, sostenendo che la FIDAL avesse presentato esso in ritardo. La federazione internazionale si è aggrappata a questo appiglio per evitare dunque di non avere in finale uno degli uomini più attesi dell’intera rassegna iridata.

Purtroppo l’Italia rimane sicuramente beffata da questa situazione, vista l’evidente irregolarità di Warholm. La FIDAL ha provato a fare appiglio alla “New Evidence”, mostrando ulteriori immagini della gara del norvegese, ma nulla è stato preso in considerazione e non c’è stato nemmeno un controllo al VAR dell’accaduto. Il ricorso presentato in ritardo è stato l’unico fattore preso in considerazione.

FOTO: LaPresse

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