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Wimbledon, Jannik Sinner rivela: “Negli spostamenti ancora non mi fido. Sono meglio ora di un anno fa”

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Buona la prima per Jannik Sinner a Wimbledon. L’altoatesino (n.8 del mondo) ha sconfitto piuttosto agevolmente l’argentino Juan Manuel Cerundo (n.111 ATP), fratello minore di Francisco, con il punteggio di 6-2 6-2 6-2. Uno score che descrive in maniera chiara l’andamento del confronto: partita mai in discussione, in cui Jannik ha avuto sempre il pallino del gioco in mano ed espresso un tennis convincente.

Certo, i limiti di Cerundolo sono stati evidenti e la differente velocità di palla tra i due ha rappresentato il vero fattore discriminante. Una buona risposta per Sinner, giunto a questo torneo tra tanti dubbi, considerato il problema fisico avuto ad Halle, che l’ha costretto al ritiro nei quarti di finale, senza dimenticare prestazioni negli ultimi due mesi al di sotto delle aspettative.

Negli scorsi tornei che ho giocato, ho fatto un po’ fatica a ritrovare il mio tennis. Già ad Halle, comunque, ho fatto vedere cose migliori, magari sbagliando qualcosina, ma io sono questo. Contro Cerundolo ho provato a imporre il mio tennis e per lui non era semplice, essendo la prima volta sul Centrale. Io avevo avuto l’esperienza dell’anno scorso e quando giochi su questi campi è sempre molto complicato prendere le misure. In generale, ho giocato molto bene, ottimo servizio e ritmo da fondo alto. Questi aspetti hanno fatto la differenza“, le parole dell’italiano in conferenza stampa.

Si pensa alla prossima partita che sarà contro un altro argentino, ovvero Diego Schwartzman, impostosi contro il serbo Miomir Kecmanovic al primo turno: “Vedremo quali saranno le condizioni, cercherò di essere aggressivo perché è questo il modo in cui mi trovo meglio a giocare su questa superficie. Fisicamente mi sento bene, l’infortunio ad Halle è acqua passata, mi sono preparato“.

Vanni Gibertini (Ubitennis) ha poi posto il quesito sul percorso di avvicinamento a questo torneo, passando dalla terra all’erba: “Ho fatto molta a fatica a ‘s-Hertogenbosch, non mi sono mosso bene. Ad Halle già stavo meglio, ma del resto io su erba faccio fatica le prime settimane. Non ho ancora la sicurezza di andare deciso negli spostamenti, essendo anche abbastanza alto. Dopo il Roland Garros, mi sono preparato bene dal punto di vista fisico perché su questa superficie è un po’ diverso giocare. Quando abbiamo saputo che la partita sarebbe stata con il tetto? Quindici minuti prima ed è stato un bene, per le condizioni“.

A conclusione, Sinner ha approfondito il tema del suo sviluppo da un anno all’altro, ricordando i quarti raggiunti a Wimbledon l’anno scorso: “Gioco meglio ora, la mentalità anche è cambiata perché so di poter fare molto bene in qualsiasi torneo. Nel 2022 era un po’ diverso perché ero molto costante, ma non riuscivo mai ad arrivare fino in fondo. Quest’anno nei primi mesi ho fatto vedere di essere pronto, fisicamente sono cambiato, ma non sono ancora al massimo perché ho finito la mia crescita poco tempo fa e quindi ogni volta che c’è una pausa tra i tornei lavoro in questo senso“.

Dichiarazioni da Vanni Gibertini (Ubitennis)

Foto: LaPresse

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