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LE PALADINE DI MILANO! Italia da impazzire: il Dream Team piega la Francia e si conferma sul tetto del mondo!

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La certezza d’oro dello sport italiano. La squadra di fioretto femminile sale sul tetto del mondo, conquistando la vittoria ai Mondiali di Milano dopo aver sconfitto la Francia con il punteggio di 45-39. L’ennesimo capolavoro di un quartetto fenomenale (Alice Volpi, Arianna Errigo, Martina Favaretto, Francesca Palumbo), che difendeva il titolo vinto lo scorso anno a Il Cairo.

Si tratta del diciottesimo oro iridato di sempre per le fiorettiste italiane. Un 2023 semplicemente magico per le ragazze di Stefano Cerioni, che hanno veramente vinto tutto a livello europeo e mondiale. Da quando è ritornato sulla panchina azzurra, ha riportato l’Italia al vertice del fioretto mondiale, con la squadra azzurra che si presenterà a Parigi 2024 con l’obiettivo di riprendersi un oro che manca dal 2012.

Un ottimo avvio dell’Italia, soprattutto per merito di Errigo. Le azzurre toccano anche il +7 (13-6) con Favaretto, ma Ranvier riesce a chiudere meglio l’assalto e riporta sotto la Francia. Volpi trova un buon assalto con Patru e l’Italia ritrova sei stoccate di vantaggio. Nel sesto assalto Ranvier batte Errigo per 11-6 e riapre improvvisamente la sfida (30-28). Favaretto e Volpi ridanno vita all’Italia, con la toscana che firma il +6 (40-34) e lascia a Francesca Palumbo, che entra a sostituire Errigo nell’ultimo assalto. La nativa di Potenza non trema e con una freddezza incredibile si regala un assalto da sogno. 

La medaglia bronzo è andata al Giappone, che ha sconfitto nella finalina gli Stati Uniti con il punteggio di 45-34. Le nipponiche erano state le avversarie dell’Italia in semifinale, con le azzurre che non hanno davvero mai avuto problemi, imponendosi per 43-30.

Ancora più comodo il successo nei quarti di finale contro la Germania, con l’Italia che ha passeggiato con le tedesche con un perentorio 45-23. Ieri con la Colombia era arrivato il 45-18, che ha dato il via al fantastico cammino d’oro di una squadra leggendaria.

Foto: Bizzi/Federscherma

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