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Ciclismo, la scelta di Ganna e Milan per i Mondiali: calendario illogico e l’aut aut imposto dall’UCI

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I primissimi Mondiali multidisciplina organizzati dall’UCI sono ormai alle porte. Il 3 agosto prenderà il via a Glasgow, in Scozia, la prima storica rassegna iridata che contiene al suo interno (quasi) tutte le discipline delle due ruote. Di certo un’idea interessante per una manifestazione, ma che non ha mancato di suscitare polemiche.

Inserire tutte le discipline in soli dieci giorni di gare, dalla strada alla pista, passando per la mountain bike e la BMX, è una scelta che sembra non tenere conto di un principio formativo delle discipline legate alla bicicletta: è molto frequente che un corridore sia specializzato in più di una disciplina, le quali richiedono però preparazioni diverse e tempi diversi.

La nazionale italiana rischia dunque in qualche modo di pagare questa scelta dell’UCI. In particolar modo il nodo della situazione ricade su due corridori di punta del nostro movimento: Filippo Ganna e Jonathan Milan. Com’è noto infatti i due sono dei pilastri della squadra della pista, tra i più forti inseguitori al mondo e due quarti del quartetto olimpico di Tokyo. Allo stesso momento però i due avrebbero potuto fare molto comodo per la prova su strada.

Prova su strada, parliamo di quella in linea, che invece non vedrà al via nessuno dei due (come confermatoci dal CT Daniele Bennati, qui l’intervista). Impossibile per entrambi coadiuvare il calendario della pista, che si sviluppa dal 3 al 9 agosto, con la prova in linea, prevista il 6 agosto. Seppur il calendario non dovesse prevedere sovrapposizioni sarebbe assurdo interrompere il lavoro in pista per correre a tutta i 272 km del percorso su strada.

Insomma, la nazionale azzurra si trova penalizzata da una scelta dell’UCI che, nonostante sulla carta sembra voglia promuovere la multidisciplinarietà dando lo stesso palcoscenico a tutti, nei fatti rende impossibile ad un corridore di esprimersi al massimo su più fronti. Filippo Ganna sarà alla partenza della prova a cronometro, prevista invece l’11 agosto e dunque a pista finita. L’augurio è che i risultati possano mettere in secondo piano questa piccola amarezza.

Foto: LaPresse

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