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Atletica, Gianmarco Tamberi: “Con la pioggia non riesco a motivarmi al meglio. Mi chiarirò con Mei”

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Gianmarco Tamberi incappa in una controprestazione in Diamond League a Stoccolma. Il campione olimpico non è andato oltre i 2.12 nella gara del salto in alto anche a causa delle condizioni difficili vista la pioggia e la pedana scivolosa. Il fuoriclasse marchigiano non esce sicuramente ridimensionato dopo la bella prova della settimana scorsa negli Europei a squadre.

Queste le dichiarazioni ai microfoni di Rai Sport dopo la sua performance odierna: “Un freddo bestiale, pioggia, purtroppo in questo tipo di condizioni io vado sempre peggio, quando ci sono queste condizioni non riesco neanche a motivarmi al meglio. A queste gare l’obiettivo è sempre quello di saltare alto e di migliorare tecnicamente e quando scendi in pedana e vedi che sicuramente non salterai alto e devi cambiare l’obiettivo, questo mi riesce complicato”.

La selezione è stata ferrea, in pochissimi sono riusciti sopra i 2.16 che la scorsa settimana è stata la prima misura di gara, quindi chi salta più di forza aveva meno velocità e queste condizioni non si sposavano bene con le mie caratteristiche. Non avrei voluto fare la mezza barba, ma l’ho fatta per questa condizione perché sapevo che avrei dovuto lottare, purtroppo questo è un mio punto negativo. Sicuramente è stato anche il timore di farsi male, mi dispiace perché dovevo costruire dopo l’ottimo inizio della settimana scorsa.

“Il 16 luglio vado a Chorzow dove ero la scorsa settimana per la Coppa Europa per la Diamond League. Fisicamente sto benissimo e l’ho dimostrato la scorsa settimana: devo riuscire ad analizzare e interpretare questo tipo di gare, mea culpa, posso riuscire ancora a migliorare su questo. Sulla discussione con Stefano Mei se n’è fatto troppa notizia, ci siamo parlati settimana scorsa e ci siamo sentiti ieri a telefono, ma ci parlerò anche domani: vi aggiornerò magari per fare una serie tv (ride, ndr). Ciò che è successo in Coppa Europa dimostra che le Olimpiadi non sono state un caso: tanti azzurri ora sono in Diamond League, giovani e ragazzi di “mezz’età” stanno andando alla grande a livello internazionale“.

Foto: Grana/Fidal

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