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Scherma: a Tbilisi sboccia definitivamente il talento di Martina Favaretto. Secondo posto importante per la squadra

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La Coppa del Mondo di fioretto femminile a Tbilisi si è chiusa per l’Italia nel segno di Martina Favaretto. Un vero e proprio capolavoro quello della veneta, che ha colto il suo secondo successo in carriera dopo quello ottenuto sempre in questa stagione a Il Cairo. Una vittoria, però, diversa rispetto a quella precedente, anche perchè arrivata in maniera netta, dominando praticamente tutti gli assalti.

Emblematica la finale contro la tedesca Anne Sauer. L’azzurra non ha lasciato davvero respiro nell’assalto ad una delle fiorettiste più in forma del mondo e che era reduce dal trionfo nel Grand Prix di Shanghai. Incredibile l’11-0 con cui Favaretto ha cominciato e praticamente chiuso la sfida con Sauer, che è riuscita solo ad accorciare leggermente il divario, finendo per perdere 15-4.

Non è stata solo la finale, ma anche tutte le altre vittorie sono state molto nette e chiare. Le uniche preoccupazioni sono forse arrivate nei sedicesimi con la canadese Guo ed in semifinale con la francese Ysaora Thibus. Contro la transalpina la padovana aveva avuto una partenza fulminante, per poi subire la rimonta di Thibus, ma con un successivo e decisivo allungo nella parte finale.

Questa di Tbilisi è la vittoria della definitiva esplosione di un talento cristallino, di una ragazza che ha davvero tutto per prendere il comando del fioretto femminile mondiale. Nelle categorie giovanili ha vinto tutto ed ora sta sbocciando anche tra le grandi in quella che è sicuramente la sua stagione più importante.

Non solo la vittoria di Favaretto, ma anche un secondo posto importante per la squadra in un appuntamento che dava punti per la qualificazione alle Olimpiadi. L’Italia si è arresa in finale agli Stati Uniti e, proprio con le americane, le azzurre condividono il primo posto nel ranking olimpico con 104 punti. Il vantaggio sulla quarta (il Giappone) è già notevole, visto che le nipponiche sono a 72 punti, con il biglietto per Parigi, salvo incredibili e insospettabili passi falsi, è già al sicuro.

FOTO: Bizzi/Federscherma

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