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Nuoto, Trofeo Settecolli 2023: Benedetta Pilato fuori dalla finale dei 100 rana, Ceccon in scioltezza nei 100 dorso

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Il sole ha fatto capolino a Roma e il Foro Italico sbrilluccicava più che mai per questa prima giornata di batterie del Trofeo Settecolli 2023 di nuoto. Ultimo test prima di pensare ai Mondiali di Fukuoka (Giappone), dal 23 al 30 luglio. Meeting romano, tra l’altro, importante per definire la squadra italiana che sarà al via della rassegna iridata.

Nelle heat dei 100 dorso uomini Thomas Ceccon ha timbrato il cartellino in 53.89, fermandosi letteralmente a 10 metri dalla piastra. Il primatista del mondo della distanza, oro iridato a Budapest e continentale proprio a Roma l’anno passato, ha preceduto nell’overall un buon Simone Stefanì (54.53), il greco Apostolos Christou (54.77) e Michele Lamberti (54.77). Nel pomeriggio ci si aspetta un confronto tra Ceccon e Christou, proprio ricordando quanto accadde nella competizione europea dell’anno scorso.

Nei 50 dorso donne la canadese Kylie Masse ha fatto acqua bianca, come si suol dire in gergo, stampando il crono di 27.92. Ritroveremo nell’atto conclusivo anche quattro italiane: Costanza Cocconcelli (4° tempo in 28.26), Silvia Scalia (7° tempo in 28.44), Anita Gastaldi (8° tempo in 28.44) e Francesca Pasquino (9° tempo in 28.52).

Nei 400 stile libero maschili Matteo Ciampi e Gabriele Detti si sono testati su un passo veloce nelle prime quattro vasche, per poi lasciarsi un po’ andare nella seconda parte. Ciampi ha realizzato il crono di 3:48.27 davanti al toscano nel computo complessivo delle batterie di 0.37. In terza posizione si è classificato l’irlandese Daniel Wiffen, in grande ascesa in questo 2023, come testimoniano i suoi tempi nelle varie specialità del mezzofondo in vasca, menzionando il 3:44.35 nuotato in questo 2023 (3° tempo al mondo stagionale) nei 400 sl. Nell’atto conclusivo ci sarà anche Marco De Tullio, autore del quarto tempo dell’anno in 3:44.69, e che in queste heat non è andato oltre il 3:49.29. Vedremo cosa riuscirà a fare il pugliese, al pari di Matteo Lamberti (3:50.57).

Nei 200 stile libero donne si è confermata la tendenza negativa per l’Italia, dopo il ritiro di Federica Pellegrini. Non ci sono, ora come ora, atlete in grado di dar seguito alle imprese della campionessa di Spinea e il fatto che nella Finale A non si sia qualificata alcuna azzurra la dice lunga. La migliore, infatti, è stata Giulia D’Innocenzo che ha ottenuto il 12° tempo dell’overall in 2:00.00. In vetta a questa graduatoria, la forte olandese Marrit Steenbergen (1:58.11).

Nei 100 rana uomini si prospetta nella Finale assoluta una bella sfida tra l’olandese Arno Kamminga e Nicolò Martinenghi. Il neerlandese è stato l’unico a infrangere la barriera dei 59″, nuotando un convincente 58.97. Per Tete, una gara in gestione: passaggio abbastanza lento in 28.39 ai 50 metri e ritorno in 31.46 non trascendentale (59.85). A sensazione, Kamminga è più in condizione, ma vedremo se nel pomeriggio il lombardo saprà smentirci. Atto conclusivo con tanta Italia: oltre al citato Martinenghi, Alessandro Pinzuti (1:00.20), Simone Cerasuolo (1:00.42), Ludovico Blu Art Viberti (1:00.45), Edoardo Giorgetti (1:00.85) e Luca Moni (1:00.88).

Nella medesima specialità al femminile, ci sono state non poche sorprese: Benedetta Pilato e Rūta Meilutytè, oro e bronzo ai Mondiali e agli Europei dell’anno scorso, non hanno ottenuto l’accesso alla Finale A. La pugliese, anche condizionata dalla gestione della Maturità in questi giorni, è stata autrice di un tempo lontano dai suoi migliori in 1:07.96 ed è stata la prima delle atlete a non rientrare nell’atto conclusivo principale (11ª). Ancora peggio ha fatto la lituana, tredicesima nell’overall in 1:08.12. Missione compiuta, invece, per Arianna Castiglioni (terza nel computo complessivo in 1:07.30) e Martina Carraro (nona in 1:07.72). Davanti a tutte la giapponese Reona Aoki (1:06.20).

Nei 100 delfino uomini lo svizzero Noè Ponti, grande interprete della distanza, ha siglato il miglior tempo di 51.40, ma comunque bene Piero Codia che ha stampato un buon 51.75. Nella Finale assoluta avremo anche Federico Burdisso (52.19), Christian Ferraro (52.35) e Alessandro Miressi (52.83), cimentatosi su una distanza non sua e polverizzando il suo personale (54.27 il suo precedente limite). Nei 50 farfalla donne l’inossidabile Sarah Sjoestroem ha posto il proprio sigillo nelle batterie in 25.42, unica ad abbattere la barriera dei 26″, mentre Silvia Di Pietro ha ottenuto il quarto crono dell’overall in 26.27.

Nei 50 stile libero uomini Lorenzo Zazzeri ha ottenuto il secondo miglior tempo delle heat in 22.02, preceduto solo dal britannico Ben Proud (21.92). Bene ancora Miressi, che ha stampato il quarto crono della graduatoria complessiva in 22.12. Nella serie lenta dei 1500 stile libero donne, in attesa della gara in cui sarà protagonista Simona Quadarella, il miglior tempo è stato siglato da Silvia Ciccarella in 16:44.94.

Foto: LaPresse

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