Formula 1

F1, Ferrari: gli aggiornamenti funzionano o no? Sainz 2°, Leclerc penultimo. Le gomme in gara il vero test

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Una qualifica a due volti. Sabato difficile da decifrare in casa Ferrari al Montmelò, con Carlos Sainz 2° e Charles Leclerc 19° al termine delle qualifiche per il Gran Premio di Spagna 2023, valido come settimo round stagionale del Mondiale di Formula Uno. Tanti rimpianti ovviamente per il monegasco della Rossa, eliminato clamorosamente in Q1 facendo fatica sin dalle prime curve e riscontrando qualcosa di anomalo alla sua SF-23.

In attesa di capire esattamente l’entità dei presunti problemi tecnici della vettura 16, la Scuderia di Maranello può tirare un sospiro di sollievo almeno per la prima fila in griglia del padrone di casa iberico Sainz, protagonista di un fine settimana sinora molto solido e competitivo già a partire dalle prove libere del venerdì nel confronto diretto con il nativo del Principato.

Ferrari che ha introdotto proprio a Barcellona un importante pacchetto di aggiornamenti tecnici (pance in stile Red Bull, oltre ad un nuovo fondo e alcuni dettagli aerodinamici), con l’obiettivo di rendere la monoposto più facile da guidare e quindi più costante, specialmente la domenica in gara. Per tracciare un bilancio del weekend catalano bisognerà attendere proprio il rendimento delle monoposto emiliane nella corsa di domani, in cui la gestione degli pneumatici sarà cruciale.

Ovviamente è utopico sulla carta contendere la vittoria alla Red Bull di Max Verstappen nel caso di un GP lineare e privo di variabili, ma Sainz dovrà dimostrare di poter portare la sua Rossa sul podio con un bel ritmo senza andare in sofferenza con le gomme per difendersi dalla rimonta della Mercedes di Lewis Hamilton ma soprattutto dell’Aston Martin di Fernando Alonso e della RB19 di Sergio Perez.

Foto: Lapresse

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