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Calcio, la rinuncia di Moise Kean agli Europei U21 per mancanza di motivazioni. Quando anche le Olimpiadi non attirano…

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Poca voglia e scarsa attenzione ai colori dell’Under21. Arrivano notizie di questo genere dal ritiro della Nazionale italiana guidata da Paolo Nicolato, che si sta preparando alla fase finale degli Europei di categoria con l’obiettivo di conquistare il titolo continentale e di staccare il biglietto per le Olimpiadi Parigi 2024, rassegna a Cinque Cerchi che ci vede assenti nel caso della specifica disciplina da troppo tempo. Nelle ultime tre edizione dei Giochi, l’Italia del calcio, infatti, non ha centrato l’obiettivo. Si spera che la striscia non si prolunghi ulteriormente.

Ebbene, Nicolato, per questo, ha voluto allargare anche a giocatori che, già con una certa esperienza, potevano rappresentare un valore aggiunto per la compagine tricolore. E’ il caso di Moise Kean. L’attaccante della Juventus, 8 reti in 40 presenze quest’anno, poteva recitare il ruolo del primattore, in un contesto in cui la sua fisicità avrebbe potuto rappresentare un fattore.

Se si ricorda quanto accaduto negli ultimi due anni con il CT della Nazionale A, Roberto Mancini, che l’aveva escluso dal gruppo che vinse gli Europei, questa chance poteva essere un modo per “riabilitarsi”, visti gli atteggiamenti non così adeguati alla causa. Da questo punto di vista, però, vi è stato un passo indietro, se così lo vogliamo definire.

Come confermato da diversi organi di informazione, infatti, Kean ha lasciato il ritiro nello stage che precede gli Europei, avendo un colloquio con Nicolato. Il calciatore ha manifestato scarse motivazioni di prendere parte alla spedizione, volendo rinunciare alla competizione e sentendosi una sorta di pesce fuor d’acqua. Nessun problema fisico tale da giustificare questa scelta. Una presa di posizione molto discutibile che fa pensare sullo status dell’atleta che, nei fatti, non ha voluto vestire la maglia azzurra in un contesto di alto prestigio e prezioso per la sua carriera.

Foto: LaPresse

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